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giovedì 2 ottobre 2014

Alfabetieri per tutti


Ultimamente (sarà l’età) mi capita spesso di pensare che i risultati migliori arrivino per mezzo degli strumenti più semplici. Pensateci bene: le torte più buone sono le meno complicate. Pochi ingredienti di qualità, la ricetta giusta e tempi di cottura rispettati al secondo.

Ho come l’impressione che tutto questo valga anche per l’insegnamento, e forse per la vita in generale: ci affanniamo in mille direzioni diverse, mentre se facessimo una sola cosa per volta, lentamente e nel nostro miglior modo possibile, forse tutti se ne avvantaggerebbero.

La mia amica (e collega) Daria, l’altro giorno, diceva pressappoco così: “Parliamo troppo, coi bambini. Diciamo troppe cose. Meglio poche, o anche una sola, fatta bene.” La mia amica Daria è saggia, e vorrei essere capace di seguire il suo consiglio.

Penso, ad esempio, ai quaderni dei miei bambini, e alla difficoltà, in particolare per alcuni, di ricordare tutti i caratteri dell’alfabeto. Mi chiedo se sia il caso o meno di insistere con la scrittura dello stampato minuscolo (serve solo per leggere), se siano pronti per rimettere mano al corsivo (ci abbiamo lavorato solo poche settimane, alla fine della prima). Mi chiedo come faranno, quelli che ancora non distinguono la B dalla D o la F dallaV, in stampato maiuscolo.

E allora penso che lo strumento più semplice non sia l’alfabetiere murale (è una fatica ogni volta alzare la testa, scorrere la riga di immagini e cercare quella giusta, con i caratteri che ci servono in quel momento) ma una piccola striscia, un segnalibro, da tenere sempre nel quaderno, per poterlo controllare ogni volta che servirà.

Eppure lo strumento che ci serviva non è stato facile da recuperare, e così la mia infaticabile collega Chiara l’ha costruito per i nostri bambini: stampato, plastificato e personalizzato, ora è pronto per essere utilizzato…









Sul quaderno, poi, il lavoro di copiatura dei catatteri è risultato più facile (anche se confesso che non proprio tutte le pagine sono come queste):




lunedì 21 luglio 2014

L'alfabeto con le erbe, da Canzonette



In onore della montagna di basilico che io e Cristiana abbiamo sfogliato questa mattina (grazie a mia zia che lo coltiva amorevolmente e che ce l’ha regalato), ecco qui L’alfabeto con le erbe, contenuto nel libro 

Canzonette di Nico Orengo



L’Aglio che nel cuore
si rosola d’amore
non ha fortuna
e muore.

Con una sottana verde
il Basilico va al ballo
e si diverte

In una tazza la Camomilla
si mette a dormire
bionda e tranquilla.

Dulcamara al balcone
sogna un cavaliere
con la testa di Leone.

L’Edera innamorata del muro
sicura gli faceva da fodera.

Il Finocchio che inciampa
spesso
non ha l’occhio fino
ma lesso.

Nel vento si muove
la Genziana
tenendosi fra i petali
la soffice sottana.

L’Issopo raccontava fiero
il fitto Regno
del fossato.

La Lavanda profumata
sospira con melanconia
nel cassetto coricata.

La Menta
non sopporta più
l’aria di monte.

Nepitella tutta frulla
sfarfalla gialla.

L’Ortica tutta sola
si prude si gratta
e si consola.

La Primula che spera
si conta i petali
ogni sera.

Il Ribes coniuga
sul banco di scuola:
rideo-rides.

La Salvia che dice:
-mica bello-
all’estate che va via
con l’ombrello.

Nico Orengo, Canzonette, Einaudi Ragazzi




sabato 4 gennaio 2014

Le parole per stare insieme

Dopo “L’alfabeto dei sentimenti” un’altra bella scoperta della collana “Carte in tavola”, edita da Fatatrac.




http://fatatrac.blogspot.it/2013/11/della-carta-in-tavola-le-parole-per.html

Le parole per stare insieme – Un alfabetiere per crescere “è un libro-gioco composto da 21 schede (una per ogni lettera dell’alfabeto) contenute in un astuccio.
Per ogni lettera una parola-chiave e una poesia per affrontare i temi della convivenza civile e della legalità (A come amico, B come banda, C come coraggio…).

Ogni scheda riporta, sul davanti, un’illustrazione collegata al tema della poesia sul retro. Le schede si uniscono a formare un quadro d’insieme che racconta gioie e problemi del vivere civile. Un puzzle-metafora per dire con versi e immagini come la società sia fatta dalla somma di tanti aspetti e, soprattutto, da ognuno di noi…”.

Apro l’astuccio, prendo le carte e osservo le immagini: fondi azzurri, arancioni e verdi, su cui si stagliano le immagini dei protagonisti. Non resisto: mi siedo sul pavimento e le accosto. L’immagine d’insieme è piena, ricca di spunti per riflettere insieme: perché l’orso sulla destra indossa i guantoni da boxe? Perché le formiche sembrano atterrite? E dove sta andando il coniglio con una carota in mano, all’uscita dalla scuola primaria?
Per scoprirlo, basta girare le carte: sul retro, una filastrocca che spiega immagine e titolo. E come esempio, F come forza, P come prepotente…




L'alfabetiere inizia con la A di amico e conclude con 

Z COME ZITTO

Io non voglio stare zitto,
la parola è un mio diritto.
Non mi basta bisbigliare,
ho bisogno di gridare:
le parole per sapere,
le parole per potere,
le parole per giocare,
le parole per amare,
le parole per capire,
le parole per agire…
Userò, perché mi piace,
le parole…della pace.



Ho cercato la lettera N, con cui riprenderò al ritorno a scuola, e mi è sembrata davvero beneaugurante:

N COME NOI

Oggi è stato proprio bello!
Con le tempere e il pennello
noi abbiamo pitturato
sopra un muro diroccato
case, uccelli, amici, fiori
con bellissimi colori.
E su in alto nel sereno
la bandiera arcobaleno.
Molto soddisfatti poi
noi l’abbiam firmato “NOI”.



venerdì 29 novembre 2013

Evviva l'alfabeto!


Il libro di Nicoletta Costa, Evviva l’alfabeto, Einaudi Ragazzi,




racchiude in un unico volume tre precedenti pubblicazioni: Prime lettere, L’alfabeto dei bambini e L’alfabeto della scuola.

Ho sempre usato queste pubblicazioni in seconda, ad inizio anno, nel momento del ripasso dell’alfabeto: sono fresche e divertenti, e le inconfondibili illustrazioni dell’autrice le rendono molto gradite ai bambini, che spesso ci cimentano nell’imitazione del suo tratto grafico (devo purtroppo riconoscere che anche le insegnanti hanno a lungo saccheggiato la sua produzione per abbellire aule e vetrate, inflazionando non poco delle immagini altrimenti piacevoli).

Questa mattina, però, avevo voglia di proporre ai bambini qualcosa che, riprendendo le lettere che abbiamo imparato (le cinque vocali e le tre consonanti L, P e R), ci permettesse di lavorare su una produzione fantasiosa, riflettendo nel contempo sulla lingua.

Ho letto prima le parole de “L’alfabeto della scuola” relative alle lettere conosciute (AMICI, ESTATE, INCHIOSTRO, OTTIMO, LEGGERE, PIDOCCHI e RIGHELLO), suscitando approvazione e qualche risata (le questioni pidocchiose sono sempre molto coinvolgenti!).

Poi ho letto le pagine relative alle cinque vocali di “Prime lettere”:

ARTURO E’ UN

ASINO

AMMAESTRATO

 

EMILIO E’ UN

ELEFANTE

ELEGANTE

 

IVO E’ UN

IPPOPOTAMO

INGORDO

 

OSCAR E’ UN

ORSO

OZIOSO

 

UGO E’ UN

UCCELLO

URLATORE
 
Proprio l'ozioso orso Oscar è stato l'animale più votato dai bambini per approdare sui loro quaderni:
 

 

Di seguito, ho chiesto loro di suggerire alcuni animali per ogni consonante conosciuta:

L = LEONE, LUPO, LUCERTOLA

P = PANTERA, PAPERA

R = ROSPO, RINOCERONTE

Tra questi sono stati scelti la pantera a cui abbiamo trovato un nome proprio ("Pensate a un nome da femmina che inizia con P") e una qualità (alla domanda "Come può essere la pantera Patrizia?" le proposte sono state: pazza, pestifera, piagnucolosa, piccola, prepotente, piacevole, panciuta). Libere votazioni hanno portato al seguente risultato:




Per quanto riguarda invece la consonante L, è stata scelta (sempre con votazione per alzata di mano) la LUMACA, di nome LINDA, LENTA (io avevo proposto LUMINOSA, ma sono stata battuta per 10 voti a 5!)


 
 
Ora sono davvero curiosa di leggere le produzioni con la R, assegnate per compito!

sabato 21 settembre 2013

A come Amore


Altro giro, altro regalo: questa volta, però, me lo sono fatto io.

Dopo averne tanto letto e sentito parlare, ho finalmente tra le mani una copia tutta mia di

 

di Janna Carioli (Fatatrac), illustrato da Sonia Maria Luce Possentini.

Ora, immagino che (nomen omen) un’illustratrice con quel nome non possa realizzare altro che illustrazioni luminose e delicate; ma è un’autentica meraviglia sfogliare ogni doppia pagina e ammirare come le immagini compenetrino perfettamente le parole in poesia.
Ogni bambino ritratto è in ogni sua espressione unico e irripetibile , come unico e irripetibile è ogni bambino della realtà.
 
E alla lettera A, ecco
 
AMORE
 
Io e te ci somigliamo.
Siamo nati da un seme
io bimbo, tu albero
siamo cresciuti insieme.
Adesso sei più alto
e guardi il mondo in giro
mi siedo alla tua ombra
respiro il tuo respiro.
Lo dico sottovoce
e so che tu mi senti
noi siamo più che amici
io e te siamo parenti.
 
Janna Carioli, L'alfabeto dei sentimenti, Fatatrac