Forse c'è bisogno di una formula propiziatoria.
Lo scorso anno, queste funzionarono benissimo:
Per
fare l’estate
si
prende una E
come
erba, emozione, est;
poi
si prende una S
come
sole, sabbia, spiaggia;
poi
si prende una T
come
tenda, tempo, temporale;
poi
si prende una A
come
acqua, anguria, aquilone;
poi
si prende una T
come
tana, tesoro, tranquillità;
poi
si prende una E
come
entusiasmo, energia,
poi
si mettono insieme
senza
odio, senza noia,
senza
fretta, senza rabbia,
in
giro e a Carimate
e
si fa l’ESTATE!
Classe
2^ Carimate
Per
fare l’estate
si
prende una E
come
energia, erba, emozione;
poi
si prende una S
come
sabbia, sole, spiaggia;
poi
si prende una T
come
telo, tenda, temporale;
poi
si prende una A
come
albero, albergo, allegria;
poi
si prende una T
come
tempo, timone, tuono;
poi
si prende una E
come
eccitazione, esercizio, esca,
poi
si mettono insieme
senza
odio, senza noia,
senza
fretta, senza rabbia,
con
tante risate,
e
si fa l’ESTATE!
Classe
2^ Montesolaro
( Grazie a Roberto Piumini per averci prestato la sua Per fare la poesia)
Per
fare la poesia
si
prende una P
come
pialla, piastra, pietra;
poi
si prende una O
come
oro, ombra, orizzonte;
poi
si prende una E
come
erba, edera, esilio;
poi
si prende una S
come
sole, sale, silenzio;
poi
si prende una I
come
io, isola, Icaro;
poi
si prende una A
come
acqua, arancia, ala,
poi
si mescola tutto,
senza
odio, senza noia,
senza
fretta, senza rabbia,
senza
malinconia
e
si fa la poesia.
Roberto Piumini, Io
mi ricordo Quieto patato, Nuove Edizioni Romane