Sono davvero soddisfatta
del mio lavoro solo quando riesco a dare un senso più ampio a quel che sto
facendo, senza ridurlo ad una mera sequenza di attività.
Dopo aver parlato di
grandi e piccoli, e letto di personaggi piccoli e coraggiosi, da qualche tempo
stiamo affrontando il tema della paura. E il libro di oggi è strettamente
collegato con la paura, con i pregiudizi, con l’immagine che ci facciamo degli
altri e che non sempre corrisponde alla realtà.
Il libro di oggi è un libro
che parla di fame, guerra, paura, fuga, silenzio, tradimenti e fiducia nel
prossimo: un gran bel libro, insomma. Ed è un libro perfetto per accompagnare i
bambini, pur così piccoli, dentro la Storia, anche quando essa è terribile,
tragica, una catastrofe (che in ebraico, abbiamo imparato, si dice Shoa)
La portinaia Apollonia
di Lia Levi, orecchio acerbo
Autunno 1943. Un bambino
ebreo e una città occupata dai soldati tedeschi. Il padre non c'è. La madre
lavora a casa e Daniel deve correre a fare la fila per comprare da mangiare. Ma
è l'arcigna portinaia Apollonia, di sicuro una strega, a spaventarlo più di
ogni cosa. Finché un giorno... Forse anche una strega può salvare un bambino?
Come incomincia:
“
I bambini le gridavano: -Apollonia, Apollonia, quanti polli hai mangiato?- e
lei gli correva dietro agitando la scopa.
Anche
Daniel le gridava: -Apollonia, Apollonia, quanti polli hai mangiato?- se no i
bambini non lo avrebbero più voluto a giocare con loro.
Daniel
però si nascondeva dietro gli altri.
Sperava
che Apollonia non lo vedesse.
La
portinaia Apollonia era una strega, e Daniel ne aveva una paura tremenda.”
LEVI L., La portinaia Apollonia, orecchio acerbo
A questo punto, dalla mia
borsa ho tratto
L’alfabeto dei sentimenti
di
Janna Carioli, illustrato da Sonia Maria Luce Possentini, Fatatrac, sia
nella forma libresca che in quella delle carte, e
ho letto loro
Quando
il nonno ti racconta
le
sue storie del passato
tu
lo ascolti e ti senti
un
bambino fortunato.
Ieri
e oggi sono i giorni
che
preparano al domani
da
tenere stretti stretti
tra
le tue e le sue mani.
Ricordati
di ricordare
perché
i ricordi
sono
un pezzo di te stesso.
Non
ti dimenticare
che
il tempo è sempre
e
non è solo adesso.
Janna Carioli, L’alfabeto
dei sentimenti, Fatatrac
Per concludere, ho chiesto
ai bambini cosa significasse e a cosa servisse la memoria, e cosa c’entrasse
con la storia di Daniel e della portinaia Apollonia. Queste le loro risposte:
MEMORIA
Ti
fa ricordare le cose che ti devi ricordare.
Ti
fai ricordare i tuoi momenti belli e quelli brutti.
Ti
fa ricordare le cose.
Serve
a ricordarti le cose che devi fare.
Serve
anche per sentire dei sentimenti.
Serve
a ricordarsi gli impegni.
Serve
anche per ripassare le tabelle.
Ti
fa pensare tanto.
Serve
a ricordarti di un amico.
Serve
a ricordarsi dei sogni.
Serve
a ricordare le storie del passato.
Serve
a ricordare i propri impegni.
Serve
a ricordarci le cose del passato sia belle che brutte.
La
memoria è uno strumento per ricordarsi le cose utili e non utili.
Serve
a ricordarti i momenti passati con i tuoi amici.
Devi
ricordarti quando devi andare in gita.
Ti
ricordi dei sogni, delle tue maestre e delle cose divertenti.
La
memoria serve a ricordare tutto.
La
memoria serve quando sei andato in vacanza, per ricordarti la strada.
Per
memorizzare quello che dico nel passato.
Ricordarsi
quello che dicono gli altri e pensare.
Serve
a ricordare tutto quello che dici o scrivi.
Almeno
ti ricordi quando devi andare da una parte le ore.
Mi
è servita per ricordarmi di dire al mare “thank you”
Serve
a ricordarti il tuo nome.
Per
ricordarti quello che hai detto nel passato.
Per
ricordarti di quello che hai fatto.
Per
ricordarti delle vocali e delle consonanti.
Serve
a ricordare tutte le bugie che hai detto nella vita.
A
ricordarti i ricordi.
A
ricordarti le cose che fai, così puoi rifarle.
La
memoria serve a... non mi ricordo, mi è sfuggito...così dopo se
diventi mamma puoi raccontare al tuo bambino...puoi fare una foto
quando era piccolo e spiegare al suo bambino.
Per
dire i peccati al prete.
Per
ricordarti gli amici che hai incontrato fino a oggi.
Serve
per leggere a mente senza guardare sul quaderno.
Serve
a ricordarsi le poesie , le canzoni e le maestre.
COSA
C'ENTRA LA MEMORIA CON LA PORTINAIA APOLLONIA?
Apollonia
si è ricordata dei tedeschi che venivano a prendere gli ebrei.
Visto
che adesso non ci sono più tante portinaie, serve per ricordarsele.
Apollonia
si è ricordata di salvare il bambino.
La
portinaia si è ricordata di quello che le ha detto la mamma.
A COSA SERVE IL
GIORNO DELLA MEMORIA?
Per
ricordarsi che i tedeschi sono andati a prendere gli ebrei che
lavoravano e dopo li uccidevano.
Per
ricordarsi cosa è successo milioni di anni fa.
Il
giorno della Memoria è il giorno in cui tutti quelli che sono in
Italia si ricordano il giorno della guerra tra i tedeschi e gli
ebrei, quando gli ebrei sono stati bruciati nei camini.
Per
ricordarsi la seconda guerra mondiale e tutte le persone che hanno
sofferto.