giovedì 25 luglio 2013

C come cibo

Ci sono molti modi per parlare di cibo: didattici ( su APEdario l'ho già fatto qui http://apedario.blogspot.it/search/label/orco), scientifici, salutistici, estetici, culinari…e poi c’è la poesia.

Ho tra le mani un magnifico libro, ormai fuori catalogo e reperibile solamente attraverso il circuito bibliotecario,


curato da Fiona Waters e dalla nostra Chiara Carminati (di cui, se v’interessa la poesia, sono assolutamente imperdibili Fare poesia e Perlaparola - http://www.parolematte.it/libri.html ) che raccoglie moltissime poesie sui più svariati argomenti: per contare, d’avventura, di magia, della buonanotte e molte altre.

Un’intera sezione è dedicata a “cosa da mangiare buone e cattive”: qualche esempio?


I LACCI DI LIQUIRIZIA
Allaccio le mie scarpe
con lacci di liquirizia,
così quando si disfano
mangiarli è una delizia.

                              Irene Rawnsley



POESIA LECCA-LECCA

Poesia rotonda
attaccata  
a uno stecchino.

Poesia colore
squisita da leccare.

Poesia che luccica
è dolce
e si appiccica.

Lecca-lecca poesia
da mangiare
in compagnia.

                               Tony Mitton



I PISELLI

Mangio sempre il miele coi piselli
Ha un sapore strano insieme a quelli
Ma ciò che c’è di bello
È che il miele te li attacca sul coltello.

                               Anonimo



FILASTROCCA DELLA CUOCA

Quando hai finito pulisci la terrina
in tondo, in tondo, in tondo, in tondo!

Prima però prepara l’impasto
lascia che scivoli, liscio e molliccio,
raccogli la pasta che resta sui lati
in tondo, in tondo, in tondo, in tondo!

Cola con lente e dense cascate
nel pentolino che sta sul fornello
rincorri ogni resto di pasta che scorre
in tondo, in tondo, in tondo, in tondo!

Ora ribolle con scoppi di voce
ma se non vuoi che si attacchi sul fondo
gira il cucchiaio, gira veloce
in tondo, in tondo, in tondo, in tondo!

                               J. A. Lindon



SEI TALMENTE CAROTINO CON ME

Sei talmente carotino con me
che mi melanzo ogni volta che ti vedo
il cuorciofo mi batte forte forte
e mi sento una pannocchia sullo spiedo.

Per fortuna ho molto sale in zucca
altrimenti cadrei come una pera
quando il sole sorge all’albicocca
e il tuo sguardo mi rende insalatiera.


                               Anonimo



Cibo e libri





Come tutti gli orchi, anche l’Orco adora i bambini, soprattutto quelli golosi di dolciumi. Se invece preferiscono mangiare cereali, yogurt, zucchine o melanzane, gli causano dei terribili disturbi, tanto da farlo addirittura finire d’urgenza in ospedale o vomitare tutta la notte. E allora, bambini, attenti a quello che mangiate, perché l’Orco è vivo, vegeto e…affamato!
 
Come incomincia:

“C’era una volta un Orco brutto e cattivo. Non si lavava mai e quindi era sporco e puzzolente. Aveva molti difetti e nessun pregio.
Come tutti gli orchi famosi mangiava i bambini.
L’Orco aveva delle preferenze: gli piacevano solo i bambini golosi, golosi di zucchero, caramelle, patatine, bibite gassate, eccetera eccetera.”

GILBERTI F., L’Orco che mangiava i bambini, Corraini Edizioni 2012




Lola dice: "Io non mangio piselli, né carote, né patate, né funghi, né spaghetti, né uova, né salsicce. Io non mangio cavolfiori, né cavoli, né fagioli, né banane, né arance. E assolutamente mai e poi mai mangerò i pomodori."

 
CHILD L., Mai e poi mai mangerò i pomodori con Lola e Charlie, Apejunior

 






Che cosa darà la mamma a Daisy se mangerà i piselli? Un gelato in più, un piccolo elefante e anche una fabbrica di cioccolato. Ora Daisy mangerà i piselli? O riuscirà a confondere la mamma?

GRAY – SHARRATT, Mangia i piselli, Salani


Giulio Coniglio non riesce a credere ai suoi occhi: dalla mongolfiera vede una distesa di alberi di carote, di belle carote mature. Ecco il paese dei suoi sogni! Qui incontra una fata, l'affascinante Camilla Carota, che è davvero gentile. Che cosa potrebbe desiderare di più? Peccato solo che il topo Tommaso ne combini sempre una delle sue...
COSTA N., Giulio Coniglio e il paese degli alberi di carote, Franco Cosimo Panini





Al Signor Coniglio non piacciono più le carote. Grande è la curiosità di scoprire cosa mangiano gli altri animali. È scettico. Ma quando scoprirà di essere il piatto preferito della volpe... squisite saranno le carote.

BOUJON C., Buon appetito, signor coniglio!, Babalibri

 






Gli animali si chiedono che sapore abbia la luna. Per poter darle un morso provano a raggiungerla salendo uno sopra l’altro. La luna si alza però sempre più nel cielo. Quando ci prova un topolino, lei se ne sta ferma, credendosi al sicuro…

 
Come incomincia:

 
Da sempre, nelle calde notti africane, gli animali si chiedevano che sapore avesse la luna. Era dolce? O salata? O amara?
Avevano provato ad allungare il collo, a rizzarsi sulle zampe posteriori, a tendere quelle anteriori. Ma nessuno di loro era mai riuscito a toccarla.
Finché, una notte di luna piena, la tartaruga decise di salire su un'alta montagna.
-Da lassù riuscirò certamente a toccare la luna e a scoprire che sapore ha. E se sa di insalata, io me la mangio- pensò.”

 
GREJNIEC M., Io mi mangio la luna, Arka

 

 




Cos’è successo al piccolo Luca? Svegliato da un rumore nella notte, si ritrova, bianco come il latte, nella luce della luna e finisce improvvisamente dentro una grande scodella di pasta fresca. Tre cuochi dall’aspetto vagamente conosciuto non ci pensano un attimo e sono pronti ad impastare e ad infornare, ma…

 
Come incomincia:

 
“Svegliato da un rumore nella notte Lucasaltò fuori dalle coperte e gridò: -COSA SUCCEDE LAGGIU’ IN CUCINA!-
Ma improvvisamente scivolò nelle tenebre, fuori dal suo pigiama e bianco come il latte nella luce della luna finì in cucina dentro una grande scodella di pasta fresca.
I cuochi, vedendo cascare quella cosa bianca nella pasta, cominciarono subito a mescolare cantando: -LATTE NELLA FOCACCIA! LATTE NELLA FOCACCIA! GIRA, SBATTI, IMPASTA, IMPASTA!”

 
SENDAK M., Luca la luna e il latte, Babalibri


Un bruco che mangia il lunedì una mela, il martedì due pere, il mercoledì tre prugne…senza mai riuscire a saziarsi, finché, dopo una solenne abbuffata, con conseguente mal di pancia, ormai grande e grosso, si costruisce il bozzolo, da cui uscirà meravigliosa farfalla.

Come incomincia:

“Di notte, su una foglia illuminata dalla luna c’era un piccolo uovo.

Ma, una bella domenica mattina, quando si levò il sole, caldo e splendente, dall’uovo - crac!– uscì un piccolo bruco affamato…

Subito si mise in cammino alla ricerca di cibo.

Lunedì mangiò una mela, ma non riuscì a saziarsi.

Martedì mangiò due pere, ma non riuscì a saziarsi.

Mercoledì…”

CARLE E., Il piccolo Bruco Maisazio, Mondadori




I genitori di Sachin e Carlo hanno invitato a pranzo due persone importanti e, mentre mettono in ordine casa e giardino, fanno mille raccomandazioni ai figli: se tutto fila liscio forse la mamma avrà un nuovo lavoro e la famiglia ci guadagnerà un invito in Francia per le vacanze. E i due gemelli giurano che si comporteranno bene, anzi benissimo... Ma poi, complici un gruppo di coccinelle festaiole e una torta molto appetitosa, succede qualcosa di assolutamente imprevisto, che rischia di trasformare il pranzo in un'autentica catastrofe...

 
KUREISHI H., Coccinelle a pranzo, Mondadori

 

C'era una volta una fata che trasformava tutti i ranocchi in principi, alla ricerca del suo principe azzurro. Ma i ranocchi non se la cavano troppo bene nei panni degli uomini. Finalmente un ranocchio intelligente suggerisce alla fata la soluzione: invece di trasformare tutti i ranocchi in principi, trasformi se stessa in ranocchio e cerchi nello stagno la sua anima gemella.


QUARZO G., Ranocchi a merenda, Piemme

Rime croccanti come il cioccolato da gustare piano, piano dentro casa o sul prato. Fondente o al latte, fa sciogliere tutti i golosi... Tante filastrocche divertenti e fantasiose per giocare con le rime e le parole. Un primo approccio alla poesia!
ALBAUT C., Filastrocche di cioccolato, Mottajunior


ALBAUT C., Filastrocche da sgranocchiare, Mottajunior



mercoledì 24 luglio 2013

Dalla Casa alla Città (dalla C dura alla C dolce)

Mi sembra molto bello, e naturale, questo passaggio dalla CASA alla CITTA’, che in prima coincide con un passaggio non sempre semplice: quello dalla C dura alla C dolce.




C'è una città speciale dove casette fiorite
si piantano per far felici le persone,
o si raccolgono dall'albero del vicino come frutti.
C'è una città dove ci sono case volanti come palloncini
e dove ogni casa viaggiante ospita una nonna
che aspetta la sua nipotina.
C'è una città fatta di persone e di sogni, che sta tutta in un abbraccio.

YONEZU Y., La mia città, Zoolibri
Dal sito Zoolibri http://www.zoolibri.com/content/index.php?/cataloghi/MiaCitta/




Ho preso in prestito questa immagine al sito della casa editrice perché mi pare molto suggestiva: le case sono piccole piante, fiori, e come tali vengono innaffiate, necessitano di cure e nutrimento. È proprio vero: ogni casa, e tutte le case, intese come abitazioni e come famiglie, hanno bisogno di attenzioni, cure, tenerezza, parole lievi…Solo in questo modo possiamo sperare in città vivibili, a misura di persona, otre che naturalmente di bambino.

Chiediamo quindi ai nostri alunni di mettere insieme tutte le loro case, realizzando in questo modo un quartiere, un paese, una città, che però non sono costituiti esclusivamente da case.
Mancano alcuni edifici e spazi fondamentali; chiediamo ai bambini quali, e soffermiamoci sui servizi più vicini alla loro esperienza: scuola, parco pubblico, ospedale... Per ognuno di essi definiamo il tipo di servizio offerto e chiediamo ai bambini di raccontare, oralmente o con semplici frsi scritte, le loro esperienze.



Altri viaggi, altre città

Dal blog centostorie una breve recensione e un'animazione del libro http://www.centostorie.it/public/wordpress/?p=4101#more-4101



SCHAMP T., Otto va in città, Timpetill





Una storia in 5 minuti per bambini che vogliono cominciare a leggere da soli.


Come incomincia.

“C’è, al mondo, una città che nessuno conosce, ma io ci sono stato!
Adesso ti spiego come ci si arriva: si prende una strada che sembra in salita e in vece è in discesa, e prima o poi si va a sbattere contro un muro di spaghetti alto fino al cielo.
Siccome non c’è porta, chi vuole passare deve farci un buco con la bocca, mangiando e mangiando.
Una volta dall’altra parte ecco la città, con torri di torrone, case di panettone, fontane di cioccolata, di vino e di aranciata.”

LAZZARATO F., La città che nessuno conosce, Emme Ed.






 


"La mia città è verde, come i suoi parchi… è rossa, come i suoi semafori… è nera, come lo smog che ci rende tutti neri uguali…" Il libro trae spunto dalle idee e dai suggerimenti espressi dai bambini sul tema della vita in città nell’ambito del progetto Metiss'age Junior Street Festival, tenutosi in tre capitali europee (Londra, Parigi e Roma) per sensibilizzare i più piccoli sui temi dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile e della multiculturalità. Il progetto per Roma, coordinato da Explora - il Museo dei Bambini, si è avvalso della direzione artistica di Mook, esperti di arte, workshop e riciclo.

Come incomincia:

“La mia città è verde
come i suoi parchi
a me il  verde non basta mai

la mia città è rossa
come i suoi semafori
sempre rossi
STOP!

La mia città è nera
come l’asfalto
e anche noi che siamo tutti diversi
diventiamo tutti neri uguali”

MOOK, La mia città è, Edizioni Corsare

martedì 23 luglio 2013

C come Casa

La casa


Chiediamo agli alunni, in una sorta di “vocabolario bambino”, di scrivere sul proprio quaderno la definizione della parola CASA (utilizziamo l’espediente della scrittura per evitare che siano sempre gli stessi a parlare: se chiediamo a tutti di scrivere, potremo in seguito proporre a chi interviene meno frequentemente di leggere per primo la propria definizione).




In un’analisi ulteriore, possiamo scrivere ( o disegnare) di quali ambienti/locali/spazi si componga la casa; quali siano indispensabili, comuni a tutte le abitazioni, e quali invece siano accessori; per ogni ambiente, possiamo stabilire di elencare gli oggetti presenti all’interno (ricordando ai bambini che sono tutti oggetti, e quindi appartenenti alla categoria grammaticale NOMI DI COSA).
In un’attività di avvio alla produzione scritta individuale, possiamo definire alcuni ambienti essenziali (cucina, cameretta, bagno) e per ognuno chiedere ai bambini di completare le frasi
In cucina…
Nella mia camera…
In bagno…
esprimendo le azioni relative. Anche in questo caso, introduciamo il concetto di VERBO, inteso come azione che il soggetto compie.

Case nelle fiabe
In moltissime fiabe, la casa è il punto di partenza, o di arrivo, della vicenda narrata.

Chiediamo ai bambini quali siano le fiabe che ricordano, e mostriamo loro quanto siano importanti le case per i protagonisti: Cappuccetto Rosso, Hansel e Gretel, I tre porcellini…

Le case degli animali
Aiutati da alcuni albi illustrati (vedi la seguente bibliografia ) riflettiamo sulle case degli animali (nidi, tane…) e sugli ambienti in cui essi vivono. Proponiamo loro di dividersi in gruppi d’interesse e di realizzare alcuni cartelloni che abbiano per tema i principali ambienti naturali di alcuni animali.
La casa che vorrei
In collegamento con arte e immagine, proponiamo ai bambini di realizzare, con tecniche diverse e utilizzando eventualmente anche il pop-up e la tridimensionalità, la casa dei propri sogni.



Le case nei libri



La piccola lumaca che abita sul cavolo ha deciso che vuole la casa più grande del mondo e anche se il suo papà le ha detto che certe cose sono meglio piccole lei si nasconde dietro a una foglia e comincia a stiracchiarsi finché non riesce a far crescere il suo guscio. Quando però le altre lumache si sposteranno su un altro cavolo lei, che ha voluto esagerare, non riuscirà più a spostarsi... 



Come incomincia:

"Una numerosa famiglia di lumache viveva su un cavolo splendido e saporito. Camminavano lentamente da foglia a foglia con la casa sulle spalle in cerca di teneri germogli da rosicchiare.
Un giorno una piccola lumaca disse a suo padre: -Quando sarò grande voglio avere la casa più grande del mondo.
-Quello che dici è molto sciocco-, le rispose suo padre, che era la lumaca più saggia del gruppo. 
-Certe cose sono meglio piccole- e raccontò questa storia.
C'era una volta una piccola lumaca che un giorno, proprio come te, disse a suo padre: -Quando sarò grande voglio avere la casa più grande del mondo.

LIONNI L., La casa più grande del mondo, Babalibri





Il paguro Bernardo è cresciuto e deve cambiare la sua casa-conchiglia con una più grande. Ma per renderla bella come la sua vecchia casa avrà bisogno dell'aiuto di tanti nuovi amici: un anemone, un corallo, una stella marina, un riccio, una chiocciola di mare e persino un pesce lanterna. Un viaggio nelle profondità del mare per scoprire che i cambiamenti, anche se fanno un po' paura, possono essere avventure meravigliose.

CARLE E., Una casa per il paguro Bernardo, Mondadori





A volte per vivere un’avventura non serve andare lontano: le sorprese e le scoperte più inaspettate si possono fare anche tra le mura di casa. È proprio la casa il tema centrale del primo titolo della nuova collana di Franco Cosimo Panini Editore “Mani nel mondo”. Missione casa, realizzato in collaborazione con il FAI - Fondo Ambiente Italiano, accompagna i piccoli lettori in un viaggio nel tempo tra grotte, palafitte, ville romane, castelli e casa da fiaba, per raccontare la storia delle abitazioni dagli albori dell’umanità e svelarne i segreti. Le case di oggi – dalla fattoria al grattacielo, dal mulino alla malga – sono il teatro di un’esplorazione piena di colpi di scena, perfette per giochi, piccole creazioni ed esperimenti curiosi. Il libro racconta infine le “case diverse dal solito”: case d’artista come il Vittoriale, case strane come il mappamondo della Pace nelle Marche, case della fantasia come il Museo del giocattolo. Per entrare a contatto diretto con i tanti “modi di abitare” che ha inventato l’uomo, le sezioni suggeriscono la visita ai beni FAI: da Villa Necchi a Milano all’Abbazia di San Fruttuoso, da Villa dei Vescovi alla Casatorre Campatelli. FAI, partner d'eccellenza ha contribuito a dare autorevolezza e scientificità ai ricchi contenuti del libro. Il libro fa parte della collana Mani nel mondo
Sei pronto a partire? Esplorerai grotte, palafitte, castelli, ville, case da fiaba, case da fiaba, case che l'uomo ha inventato o solo sognato. Entrerai nelle splendide abitazioni tutelate dal FAI... un manuale con giochi, ricette, test, esperimenti da fare per scoprire... facendo!
AA.VV. Missione casa, Franco Cosimo Panini







A scuola arriva un maestro speciale, uno specialista dell'ambiente che spiega ai bambino con le parole e gli esempi adatti come rispettare il nostro pianeta e le sue risorse. Il pianeta terra è la nostra casa, questo è il messaggio portante che viene poi sviluppato nel dettaglio: proteggere gli animali in pericolo di estinzione, non sprecare le risorse attraverso piccoli gesti quotidiani, non sprecare carta luce acqua, impegnarsi nella raccolta differenziata e non inquinare usando troppo l'automobile.

BERTELLE N., Anna, la terra è la casa di tutti!, San Paolo









Che buffi i nonni, sempre così arzilli e pieni d'iniziative. Il nonno è inseparabile dal suo bastone, e pure dalla nonna, e lei non molla mai le sue vecchie calze. Se c'è da fare una riparazione, da inchiodare, da legare o da stringere, il bastone o le vecchie calze diventano la soluzione a tutto. Le calze della nonna sono come un filo magico che lega i nonni l'uno all'altra e che tiene insieme tutte le cose della casa. Solo alla pioggia che passa dal tetto, i nonni non hanno ancora trovato un rimedio... Poi un'estate, i nipotini pitturano con le tempere le tegole di un capanno crollato e alle prime piogge al nonno salta in mente di metterle sul tetto della casa, per tappare i buchi - che sorpresa meravigliosa per la nonna, quando in casa ha trovato una pioggia di colori!
 



Come incomincia:
 
“Questo qui era il bastone di mio nonno.
E questo era mio nonno, sempre in affanno e zoppicante.
Il bastone seguiva mio nonno dappertutto, erano amici inseparabili.
A mio nonno, invece, piaceva seguire mia nonna.
Loro due s’ingegnavano a usare le cose in un modo curioso.
Mentre il nonno maneggiava il suo bastone, la nonna armeggiava con le calze.
Le calze della nonna erano il filo magico che teneva insieme loro due e tutte le cose della casa.
Le calze della nonna erano la soluzione a tanti problemi, ma non a tutti.
SQUILLONI A., A casa dei nonni, Donzelli








52 storie, una per ogni settimana dell'anno, raccontate dal simpatico Fantasmone, affettuoso e paziente come un nonno, al giovane Fantasmino, vivace e impaziente come solo i nipotini sanno essere. Un preziosissimo aiuto per la lettura ad alta voce con gli adulti, un'ottima occasione per i bambini per esercitarsi da soli.


FRENCH V., La casa delle storie, Mondadori







Sedici rime illustrate per pensare, ridere, sognare.
Sedici laboratori per la fantasia e la creatività.
In collaborazione con la Scuola Internazionale di Illustrazione di Sàrmede.


 DI PALMA C., Case, Il gioco di leggere







Un libro morbido e prezioso che racconta storie... piccine picciò con testi poetici e deliziose immagini piene di atmosfera, capaci di narrare anche a chi legge solo le figure. La copertina è lucida e imbottita, soffice da toccare, con gli angoli arrotondati che non pungono. Ogni libro regala ai piccoli lettori anche un divertente finale a sorpresa, con una pagina che si apre e diventa grande grande, quattro volte il formato del libro. La collana ideale per avvicinare al libro e alla magia del racconto anche i piccolissimi.

ABBATIELLO A., La casa dei gatti piccini, piccini, picciò, La Coccinella






Una casa è una cosa 
di sorrisi e riso e rosa, 
il buon dove del riposo, 
un bel dove d'acqua e fuoco, 
dove con frittelle fritte, 
dove di parole dette, 
il bel quando in allegria, 
un buon quando in compagnia, 
quando con parenti e amici, 
quando di orsacchiotti e mici 
una casa è una cosa 
di sorrisi e riso e rosa. 

PIUMINI R., Una casa che mi piace, Carthusia






Cosa sono le cose? La domanda può essere facilissima o difficilissima. Dipende. Neruda sceglie di percorrere tutte e due le strade, stupendoci sempre per la sua capacità di raccontare il quotidiano con piglio quasi eroico. Persino il piatto, il pomodoro, la cipolla o il cocomero trovano spazio per essere messi in versi in questa "Casa delle odi", dove ogni cosa deve essere cantata e afferrata per essere vissuta. 

NERUDA P., La casa delle odi, Mottajunior





Dentro questo libro a forma di casa ci sono quattro libretti di cartone. Grazie a illustrazioni colorate e semplici testi, i bambini scopriranno tanti oggetti e parole. Dall'interno della copertina si possono staccare tre sagome degli abitanti della casa, con cui si possono inventare mille giochi.

KLEINOVA P., In casa, Emme Edizioni

P.s. (a distanza di qualche giorno)

Non posso credere di essermi dimenticata questi due splendidi libri, ma il vantaggio di un blog è proprio questo: lo aggiorni quando vuoi, e se non fai pubblica ammenda, qualcuno non si accorgerà nemmeno delle tue mancanze...

Il primo libro da aggiungere è il magnifico

 
 
 
uno dei sette volumi che compongono l'enciclopedia IL MONDO DEI BAMBINI, diretta da Pinin Carpi, realizzata da Emme Edizioni per Garzanti, edita nel '93.
 
 
Il secondo è
 
 
che sta da anni nella mia libreria, in attesa di essere utilizzato...ma arriverà anche il suo momento!
 
Accompagnati dal suo avvincente diario di viaggio, seguiamo il celebre esploratore Alfonso Sgabuzzino in un percorso entusiasmante alla scoperta delle case più incredibili: la casetta di marzapane, la casa dei matti, la casetta delle lumache, quella degli uccelli...e tante, tante altre.
 
Come incomincia:
 
"Affido le mie prime parole a questo taccuino, che mi accompagnerà per tutta la mia avventura. E' tanto tempo che penso all'organizzazione del viaggio. Per lesattezza, dal giorno in cui ho sentito parlare di questi famosi semi.
Semi di case, appunto.
Basta piantarli e annaffiarli per veder spuntare una casetta.
Se ne trovano ai piedi delle abitazioni in ogni parte del mondo.
 
Ho preparato da tmepo i bagagli.
Ho consultato per l'ultima volta le mappe, ho controlato i biglietti, ho verificato di non aver dimenticato nulla. Sono pronto.
Pronto a scoprire le abitazioni del mondo, a raccogliere i semi più straordinari.
Che il viaggio cominci...
                                              Alfonso Sgabuzzino
 
LECHERMEIER - PUYBARET, Chicchi di case, Leonardo Publishing