giovedì 27 agosto 2015

Letture estive (28): Non sarai mica arrabbiato?

 Ho letto per la prima volta il nuovo libro di Toon Tellegen


Non sarai mica arrabbiato?

edito da Rizzoli


quasi un anno fa, in occasione del nostro primo Mercoledì al cubo http://apedario.blogspot.it/2014/11/mercoledi-al-cubo-1-non-sarai-mica.html


"L'irace, l'elefante, il lombrico e lo scarabeo, l'oritteropo, il topo, il riccio, il toporagno, l'ippopotamo e il rinoceronte, lo scoiattolo e la formica, il rospo, lo scarabeo e il grillo, mettono in scena altrettante rappresentazioni, quanto mai realistiche, di come la rabbia condizioni la vita di ognuno di noi, attraverso i meccanismi che la scatenano, e che risultano facilmente riconoscibili: la delusione, la mancanza di fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, la competitività, la cocciutaggine, l'abbandono, la solitudine...

E così l'elefante ingaggia un litigio furibondo con se stesso, nel disperato tentativo di arrampicarsi sul pioppo; lo scarabeo e il lombrico fanno a gara a chi è più arrabbiato; l'oritteropo è costretto a stare a testa in giù per evitare d'arrabbiarsi; il riccio scopre e manifesta la rabbia solo attraverso la scrittura; la formica cerca di scoprire quanto lo scoiattolo tenga a lei rischiando di perderlo per sempre; lo scarabeo spiega al grillo come fare ad arrabbiarsi. Finché, alla fine, la rabbia scompare: e questo è un problema serio, tanto da far mormorare alla formica: “Temo il peggio”."
 

Allora scrivevo di non aver ancora avuto occasione di utilizzare il libro in classe con i bambini, e mi chiedevo quale racconto, fra i tanti, avrei scelto per l’occasione.

A febbraio, per i miei bambini ho scelto due racconti,

Il lombrico e lo scarabeo 





 e L'ippopotamo e il rinoceronte

 



 


 



che, avendo come protagonisti due coppie di animali, mi sembrava potessero essere più adatti a rappresentare le dinamiche tipiche dei litigi e delle arrabbiature più frequenti a questa età.
Infatti, quando ho chiesto ai bambini di scrivere un breve testo su traccia
 
La rabbia è un sentimento che ognuno di noi prova.
A volte io mi arrabbio con … perché…
Quando sono arrabbiato…

è risultato evidente che i soggetti con cui i bambini di quest’età litigano maggiormente sono i fratelli, minori o maggiori che siano:















Come incomincia L'ippopotamo e il rinoceronte:


“Nel bel mezzo del bosco, l’ippopotamo e il rinoceronte si trovano naso contro naso. Il sentiero che stanno percorrendo è troppo stretto e non consente loro di passare insieme.

-Io non mi sposto- dice l’ippopotamo.

-Nemmeno io- dice il rinoceronte.
I due si fissano.
-Allora che si fa?- domanda l’ippopotamo.
-Sì, che facciamo?- replica il rinoceronte.
È mezzogiorno. Il sole brilla attraverso le foglie degli alberi e il fiume riluce in lontananza.
-Sediamoci- propone l’ippopotamo.
-D’accordo- dice il rinoceronte.
Si siedono sul sentiero e si mettono a pensare.

TELLEGEN T., Non sarai mica arrabbiato?, Rizzoli

mercoledì 26 agosto 2015

Letture estive (27): Pedali e papere

Tempo d'estate, tempo di
 
Pedali e papere



di Isabel Minhós Martins – Madalena Matoso, La Nuova Frontiera Junior


un libro che parla di bambini, papere e biciclette, di computer, televisioni e desideri. E di come sia possibile, a volte, realizzare i propri sogni semplicemente inforcando una bicicletta.
 














Come incomincia:

“Non ho mai visto una bicicletta.
Una bicicletta vera, giuro che non l’ho mai vista.
Non ho mai visto nemmeno una papera.
Una papera con le piume vere, giuro che non l’ho mai vista.
Ma ho già visto papere e biciclette, e tante, in giro.
I libri e la tv,
i giochi e il computer, se fate attenzione,
sono pieni di papere e biciclette.
Le papere nuotano nei laghi.
Le biciclette girano per strada.
Questo lo so bene
e non è una novità per nessuno.”



MINHÓS MARTINS I. – MATOSO M., Pedali e papere, La Nuova Frontiera Junior

martedì 25 agosto 2015

Mappe naturali

Ottobre 2014

Ho già scritto altri post riguardo a ciò che il libro  

Kubbe fa un museo 


ha stimolato e prodotto all’interno delle nostre due classi: un originale e piacevole compito per le vacanze http://apedario.blogspot.it/2014/06/compiti-per-le-vacanze-ovvero-k-come.html
e la realizzazione di alcuni elaborati artistici a piccolo gruppo, in cui la natura è diventata protagonista assoluta http://apedario.blogspot.it/2014/09/creare-con-la-natura.html


Da qualche settimana il materiale giaceva, suddiviso e classificato, in attesa di essere nuovamente utilizzato, finché domenica pomeriggio Emanuela Bussolati ha postato, sulla sua pagina Fb, questa foto



Subito è scattata un’illuminazione: ecco un ulteriore, originale modo per utilizzare i nostri materiali raccolti durante l’estate.
Dopo aver osservato attentamente la fotografia con i bambini, abbiamo realizzato, con alcuni di loro, la prima mappa:









Per le altre due, invece, ho suddiviso i bambini che ancora non avevano lavorato in due gruppi e li ho lasciati lavorare in autonomia quasi totale:



lunedì 24 agosto 2015

(Ri)Letture estive per i grandi (11): Ad occhi aperti Leggere l'albo illustrato

Ci sono libri che rappresentano una sorta di epifania, una manifestazione di quanto ciò che fino a quel momento ti ha semplicemente interessato sia diventato davvero una passione, qualcosa per cui sei disposto a sacrificare tempo, impegno, denaro.

Credo che la mia epifania si sia manifestata tre anni fa, durante la lettura del saggio

Ad occhi aperti
Leggere l'albo illustrato



a cura dell'associazione culturale Hamelin, edito da Donzelli


una delizia per gli occhi, prima ancora che per la mente.


In copertina, una splendida immagine di Anthony Browne: un bambino, di spalle, osserva gli occhi di un'enorme creatura che si affaccia alla finestra, e che a sua volta lo/ci guarda. Chi è dentro, chi è fuori? Ogni lettore è contemporaneamente dentro e fuori l'albo: lo osserva, lo esamina con attenzione, e poi entra in esso, in un contatto intimo e indissolubile, che continua ben oltre la persistenza fisica dell'immagine di fronte ai suoi occhi.

Donzelli mostra da sempre una cura certosina nella realizzazione dei propri libri, e non si smentisce certo in un saggio dedicato all'albo illustrato, che si apre, non a caso già a pagina 5, sulle immagini tratte da alcuni tra gli albi più noti di Leo Lionni: 

Piccolo blu e piccolo giallo



 Alessandro e il topo meccanico



Federico




per proseguire con Maurice Sendak
 

Nel paese dei mostri selvaggi 



e Luca la luna e il latte



Non si può rimanere indifferenti di fronte a queste immagini: esse smuovono dentro chi le osserva l'urgenza di guardare ancora, più attentamente, più da vicino, di avere tra le mani il libro da cui sono tratte, di conoscerne ogni pagina, ogni immagine, ogni parola. Molti degli albi a cui si fa riferimento nel saggio sono noti, non solo tra gli addetti ai lavori. Per altri, sorge spontanea l'esigenza di saperne di più, di recuperarli, se fuori catalogo, nelle biblioteche più fornite.



Scrive Ilaria Tontardini nel capitolo Meccaniche celesti: come funziona un albo illustrato:

Esistono tante chiavi d'accesso, tante quante sono i lettori, tante quanti sono gli albi. L'educazione alla varietà e alla moltitudine di punti di vista possibili è una delle più importanti conseguenze della lettura dell'albo illustrato. […] David Almond spiega il mestiere dello scrittore:

Il mondo dei libri per bambini è anche il Paese dei mostri selvaggi. Forse perché i bambini sono ancora in parte selvaggi non civilizzati, spinti ad esplorare i margini più selvatici del mondo e della loro stessa mente […] loro sanno di non sapere ancora tutto. E un buon libro non è forse come quel bambino? Se ne sta appoggiato sulle nostre mensole, sui nostri comodini, dentro casa, ma non è domestico, non è addomesticato. Mentre lo leggi ti rendi conto che è tornato da qualche luogo selvaggio. Al suo interno c'è un'eco di selvatichezza. […] le storie possono essere letteratura. Possono essere catturate dalla stampa, rilegate finemente fra le pagine e ordinate bene sugli scaffali. Ma i libri migliori si protendono al di fuori della carta stampata e ritornano alla voce umana, ai canti, agli incantesimi, al movimento, al corpo e ai sensi. (David Almond, La speranza delle creature narranti, Salani, Milano 2011, p.10)”

A conclusione del saggio, una bibliografia davvero imperdibile, fitta fitta in 12 pagine di albi illustrati, saggi, riviste, strumenti e blog: imperdibile.



Dal sito dell'associazione culturale Hamelin

Con il volume Ad occhi aperti. Leggere l’albo illustrato, si vuole proporre un’esplorazione di questa forma di racconto per parole e immagini. In questo modo si intende offrire uno strumento critico, ancora inesistente in Italia, che inviti e guidi la lettura dell’albo e si rivolga a genitori, insegnanti, bibliotecari, ma anche a lettori amanti del racconto per immagini.
Il saggio, corredato da un gran numero di illustrazioni a colori, analizza i nodi fondamentali del linguaggio dell’albo illustrato, ne considera le valenze pedagogiche, presenta alcune proposte di percorsi tematici.
Attraverso un percorso che esplora le esperienze più significative dell’editoria per l’infanzia, in particolare della seconda metà del Novecento a oggi, il libro analizza dall’interno la fisionomia dell’albo illustrato: il formato, con le sue specifiche valenze narrative, il rapporto tra parole e immagini, il ritmo e il tempo della narrazione, e la formula dei libri senza parole.

A cura di: Hamelin 
Dati: 262 pag ill. 
Editore: Donzelli Editore 
Anno: 2012

INDICE
Introduzione 
Tracce per una storia dell’albo di Andrea Rauch
Meccaniche celesti: come funziona un albo illustrato di Ilaria Tontardini 
Parole e figure: i binari dell’immaginazione di Martino Negri 
Albo e tempo di Emilio Varrà 
Libri senza parole? Li voglio subito di Giulia Mirandola
Non ci vuole niente a distruggere la bellezza di Giulia Mirandola
Che cos’è il libro-gioco? di Loredana Farina
Le storie della notte: per una pedagogia dell’albo illustrato di Giordana Piccinini
L’albo illustrato e il suo lettore di Nicoletta Gramantieri
Sulla natura di Roberta Colombo
Spazi interni e spazi esterni di Roberta Colombo
Bibliografia
Gli autori


Dal sito della casa editrice http://www.donzelli.it/libro/9788860367020
 
Esplorare l’universo dell’albo illustrato: questo il proposito del volume firmato dal gruppo di esperti e studiosi di Hamelin. Lo scopo è fornire uno strumento critico, inesistente in Italia, capace di guidare la lettura dell’albo da parte di genitori, insegnanti, bibliotecari, e semplici amanti del racconto per immagini. L’albo illustrato è un vero e proprio linguaggio, con le sue specifiche modalità di narrazione, non ancora analizzate a dovere, malgrado nel nostro tempo sia diventato cruciale saper leggere le immagini. Le importanti innovazioni del mercato editoriale italiano nell’ultimo decennio, e il dialogo sempre più stretto col panorama internazionale, hanno fatto emergere tutte le potenzialità espressive di questa forma di narrazione, che trova nella prima infanzia un destinatario privilegiato, ma che non si pone limiti in fatto di tematiche, sperimentazioni e pubblico di riferimento. Attraverso un percorso che esplora le esperienze più significative dell’editoria per l’infanzia, in particolare dalla seconda metà del Novecento a oggi, il libro analizza dall’interno la fisionomia dell’albo illustrato: il formato, con le sue specifiche valenze narrative, il rapporto tra parole e immagini, il ritmo e il tempo della narrazione, e la formula dei libri senza parole. Un cammino disseminato di figure: le tavole dei più grandi maestri dell’illustrazione accompagnano le puntuali incursioni degli autori nel mondo poco esplorato di un’arte che spesso resta in ombra sugli scaffali delle librerie. Una sorta di vademecum, dunque, che conduce il lettore nel cuore stesso del lavoro editoriale.


sabato 22 agosto 2015

Estate in poesia (7): L'erba ha così poche occupazioni




L'erba ha così poche occupazioni -
un mondo di semplice verde
con solo farfalle su cui meditare
e api da ospitare -
non ha da fare altro che cullarsi
tutto il giorno ai suoni melodiosi
che le brezze portano leggere -
e accogliere in grembo la luce -
e inchinarsi ad ogni cosa -
e infilare le gocce di rugiada
come perle, per tutta la notte
e diventare così raffinata
che una duchessa invano attenderebbe
da lei un invito, un saluto, un'attenzione.
E quando muore non fa che trapassare
in odori divini -
come umili spezie addormentate
o nardi che si spengono -
per poi finire in supremi fienili
e sognare tutti i giorni.
L'erba ha così poche occupazioni -
mi piacerebbe tanto essere fieno.

Emily Dickinson (trad. Alessandro Quattrone), Non c'è nave che possa come un libro,Mottajunior