C’è un’annosa, e probabilmente irrisolvibile,
questione riguardo i compiti per casa.
Da insegnante, credo che il lavoro a casa sia spesso utile e consigliabile, proprio come forma di rielaborazione individuale di quanto appreso in classe, in particolare laddove l’organizzazione scolastica preveda
dei pomeriggi liberi, che, d'altro canto, non devono essere riempiti o
sovraccaricati.
Certo, se i compiti sono divertenti e si possono fare
attingendo alle conoscenze proprie e dei familiari, è sicuramente più
divertente.
Guardate cosa si sono inventati i miei bambini (e i
loro genitori, nonni o fratelli maggiori) dopo la lettura di "Prime
lettere", Nicoletta Costa:
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