Preparate la lettura di
e non ve ne pentirete .
La lingua Piripù (i
bambini si sono a lungo chiesti se fosse spagnolo, inglese o cinese, fino al
lampo di genio: “E’ scimmiese!”) diverte e coinvolge, è internazionale e di
facile comprensione: insomma, che aspettiamo ad
impararla?
Ecco cosa scriveva l’autrice,
Emanuela Bussolati, nel suo blog, pochi giorni prima dell’uscita del libro, nel
2009:
Tra poco esce… E’ il mio libro
“Fuori di zucca”. Eppure è il risultato di tanta, tanta osservazione sui
bambini. Questa volta non ho illustrato “per”, scritto “per”: ho fatto quello
che sentivo e che avevo voglia di sperimentare. Si sono provati libri “per
bambini” con immagini destrutturate, libri gioco o giocattolo, libri profumati
e gadget con libri. Io ho voluto provare il
libro con genitori che si divertono a leggere.
Per far questo, bisognava non
lasciare spazio alle stanchezze o alle scuse dei genitori (vocabolo
generalizzato da “grandi” che si occupano di bambini). Bisognava dimenticare
chi sa leggere e chi non sa, chi parla una lingua e chi un’altra e pensare unicamente
al complice divertimento tra un adulto e un bambino che scoprono una storia
ancor più divertente, se accompagnata dalle “facce” e dalle “voci”.
Poco importa che si sbaglino le
parole: ci si farà una risata. Poco importa se il livello “AUTORALE” non è stampato
a caratteri cubitali: al bambino interessa solo condividere un momento di
allegria con la persona a cui vuole bene.
Poi insegnerà il linguaggio Piripù a
tutti i suoi amici, perché si è visto mai un bambino che non ami i linguaggi
segreti?
Se gli adulti non capiscono il
Piripù, se lo facciano spiegare dai loro bambini!
Come
incomincia:
"Tararì
tararera... sesa terù di Piripù: Piripipù Pà, Piripù Mà, Piripù Sò, Piripù Bé e
Piripù Bibi.
Piripipù Pà,
Piripù Mà, Piripù Sò e Piripù Bé su sero gnamgnam. Piripù Bibi no-no-no: sesa
ino ino ino!
Piripù Bibi:
Uf! Uf! Uf! Zicche zacche e... Rulba rulba rulba... Uh cichitì! Oh zifulì!
Oh-oh! Un
Bubolo Bibi!"
BUSSOLATI E.,
Tararì tararera..., Carthusia
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