Quante
volte, ormai adulti, abbiamo ripetuto queste stesse frasi ai nostri figli, o ai
nostri alunni, o le abbiamo mormorate, sottovoce, mestamente, o anche solo
pensate, da soli, in silenzio.
Nel libro di
Giovanna Zoboli e Camilla Engman, TROPPO TARDI è l’Altrove, un luogo che si può
raggiungere con qualcuno troppo grosso per difenderti, troppo magico per
vederci di notte, troppo gentile per farti compagnia; è un paese dove, al tuo
arrivo, tutte le finestre si aprono, tutte le luci si accendono e tutti gli
abitanti si affacciano. E finalmente, a TROPPO TARDI, si può fare troppo tardi
insieme, per poi, al termine della notte, risvegliarsi la mattina, nel proprio
letto, troppo, troppo felici.
Come incomincia:
"-Adesso
è troppo tardi-dice la mamma. –Non si può andare.
-Facciamo troppo tardi-,dice il papà.
–Andremo domani.
-Ma io voglio fare troppo tardi- dice
Riccardo.
-Ma non si può fare troppo tardi-, dice
la mamma.
-Troppo tardi viene buio-dice il papà.
-Troppo tardi fa freddo-,dice la nonna.
-Troppo tardi è tutto chiuso-, dice il
nonno.
-Sei ancora troppo piccolo per fare
troppo tardi-, dicono tutti e quattro insieme.
TROPPO TARDI è un posto troppo lontano.
Dalla finestra della camera di Riccardo
si potrebbe vedere se…non fosse un puntino troppo piccolo per essere visto.
A TROPPO TARDI ci si mette troppo tempo
ad arrivare.”
ZOBOLI G. – ENGMAN C., Troppo tardi, Topipittori
Il dialogo
iniziale è serratissimo, Riccardo quasi fatica a dire la sua; pare di vederli,
questi quattro adulti coalizzati nell'impedire qualsiasi cosa il piccolo voglia
fare.
Non gli
rimane altro che rifugiarsi nella sua camera, a guardare dalla finestra (come
non pensare a Max, pronto ad essere inghiottito dalla foresta che cresce in
camera sua e a partire per "il paese dei mostri selvaggi"?).
TROPPO TARDI
è là, un puntino troppo lontano...ma cosa ci fanno un orso con la bicicletta,
un gatto bianco con la giubba gialla, la signora Cervo che tutte le mattine
innaffia i suoi vasi di funghi?
Dopo aver chiesto ai bambini di illustrare e scrivere, con l'aiuto della maestra, ciò che più li aveva colpiti,
mi è sembrato
davvero interessante riflettere con loro sulle situazioni in cui si sono
sentiti dire: "Troppo tardi!"
Chi l'ha
detto? Perchè? Cos'era successo prima? (è importante notare come in questo modo
si possa sovente riflettere sulle relazioni di causa-effetto: Troppo tardi!
Il treno era già partito, perchè prima... oppure Troppo tardi! Il vaso
si è rotto perchè...)
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