Finalmente, complice Tommaso e il suo
http://spaziolaboratoriolacornice.blogspot.it/,
La casa delle meraviglie
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La casa delle meraviglie
Lo ammetto: ci sono
acquisti che comprovano in modo evidente la mia compulsività e dipendenza dai libri. Ci sono albi che non posso non avere, sia per
i contenuti, sia per la loro intrinseca ed estrinseca bellezza.
Questo è sicuramente uno
di quelli: lo sfoglio, e mi vedo scorrere fra le dita immagini di copertine a
lungo accarezzate in più di un quarto di secolo d’insegnamento. Il mio è un
punto di vista privilegiato, lo so: la manifesta passione per gli albi
illustrati si nutre del mio lavoro, e viceversa. Uno alimenta l’altra, in un
rimando continuo, che si arricchisce e completa ad ogni nuova lettura,
lasciando nello stesso tempo uno spazio mai colmo per il nuovo di qualità.
Qualità: viviamo in un mondo che ha fatto di questa parola (certificazione di qualità, valutazione della qualità...) una sorta di standard, mentre credo che, soprattutto in alcune piccole realtà, la qualità si certifichi da sola, attraverso i prodotti che vengono realizzati. Penso davvero alla Emme, o alla E.Elle, del passato, ma anche a case editrici del panorama contemporaneo (le prime che mi vengono alla mente, perché sono quelle che mi forniscono il maggior numero di albi che uso per il mio lavoro: Topipittori, Babalibri, Corraini...) che ricercano la qualità dei loro prodotti in maniera direi assoluta, forse sacrificando guadagni più facili e immediati, ma credendo profondamente nel proprio lavoro e creando con il lettore un legame di fiducia e necessità.
Leggevo tempo fa una frase del dottor MIchele Raja: "Una professione che amiamo è l'unica perfetta baby-sitter per le nostre nevrosi.".
Penso a questi editori, a quanto debbano amare il proprio lavoro, per riuscire a farlo così bene, a quanto quel che fanno riesca a migliorare la vita di tutte le persone che entrano in contatto con i libri che pubblicano: penso agli insegnanti, come me, che hanno la fortuna di fruire di tanta bellezza e di poterne trasmettere la necessità ai più piccoli. E penso che, davvero, per questo post non ci possa essere altra tag che questa: bellezza.
Leggevo tempo fa una frase del dottor MIchele Raja: "Una professione che amiamo è l'unica perfetta baby-sitter per le nostre nevrosi.".
Penso a questi editori, a quanto debbano amare il proprio lavoro, per riuscire a farlo così bene, a quanto quel che fanno riesca a migliorare la vita di tutte le persone che entrano in contatto con i libri che pubblicano: penso agli insegnanti, come me, che hanno la fortuna di fruire di tanta bellezza e di poterne trasmettere la necessità ai più piccoli. E penso che, davvero, per questo post non ci possa essere altra tag che questa: bellezza.
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