In
questi giorni abbiamo tanto parlato di animali, in classe, che ho pensato di riproporre
ai bambini un capitolo tratto da “Evviva l’alfabeto” di Nicoletta Costa.
Era
un lavoro che i bambini avevano già provato a fare, sia in classe con me che a
casa con i
genitori, e che ci aveva molto divertito
http://apedario.blogspot.it/2013/11/evviva-lalfabeto.html
Ora, forti della conoscenza di quasi tutto l’alfabeto (mancano solo due lettere semplici, D e V, e quelle più tignose, C/G, H, Q) abbiamo riprovato il gioco di trovare un nome proprio per ogni nome comune di animale e l’aggettivo (una qualità, una caratteristica, ho spiegato ai bambini) con la stessa iniziale.
genitori, e che ci aveva molto divertito
http://apedario.blogspot.it/2013/11/evviva-lalfabeto.html
Ora, forti della conoscenza di quasi tutto l’alfabeto (mancano solo due lettere semplici, D e V, e quelle più tignose, C/G, H, Q) abbiamo riprovato il gioco di trovare un nome proprio per ogni nome comune di animale e l’aggettivo (una qualità, una caratteristica, ho spiegato ai bambini) con la stessa iniziale.
Mi
piace l’idea che il primo approccio alla grammatica sia così, divertente e
inconsapevole, che i bambini comincino a riflettere sulla lingua attraverso
storie buffe e immagini divertenti.
L’unica condizione che ho
posto, nel proporre nomi propri, comuni e aggettivi, è che non fossero ripetuti
quelli letti nel libro.
Ed ecco le prime microstorie:
Ed ecco le prime microstorie:
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