Dalla penna di Janosch, un altro
libro intenso e delicato, che parla di cura, attenzione, rispetto, tenerezza: un libro che parla d'amore.
Ti
guarisco io, disse l'Orsetto
La piccola Tigre deve ricorrere alle cure del dottor Docciarana, all'ospedale degli animali, non prima però che sia stato il suo amico Orsetto a prendersi cura di lei con tutto l'amore che solo un vero amico può dare.
Tigrotto
questa volta è ammalato.
Non si
capisce bene quale malattia abbia, ma di fatto si lamenta e sta male.
Allora accorrono tutti, amici e parenti animali, e si fanno in
quattro per lui. In prima fila sempre l’Orsetto, il più grande
amico. È lui a chiamare il dottor Docciarana, e insieme agli altri
lo accompagnano all’Ospedale degli animali. Solo dopo ripetute
cure, trattamenti e anche un piccolo intervento il Tigrotto sembra
avviarsi verso la guarigione definitiva. Alla fine si comprende che
l’unica cura di cui aveva reale necessità il Tigrotto era… che
qualcuno gli cucinasse i suoi piatti preferiti e si occupasse solo ed
esclusivamente di lui. Insomma, il vero affetto è l’unico rimedio
a ogni problema… Ancora una volta Janosch si distingue per la
genialità con cui sa descrivere ed illustrare i valori più
semplici. E ancora una volta la sua ironia ci porta a sorridere e a
riflettere, mentre leggiamo con i nostri bambini questa dolcissima
fiaba.
Federico de Tois, Il Segnalibro 3, marzo 1999, 22.
Federico de Tois, Il Segnalibro 3, marzo 1999, 22.
Come
incomincia:
“Un
giorno il piccolo Tigrotto se ne tornava zoppicando dal bosco, non
poteva più camminare né stare in piedi e cadde a terra.
Rimase
lì, lungo il cammino, in mezzo al prato, lungo disteso al suolo.
Subito
giunse di corsa il piccolo Orsetto e gridò: -Che c'è Tigrotto, sei
malato?
-Oh
sì, sono tanto malato- esclamò il piccolo Tigrotto -non posso quasi
più muovermi.
-Non
è poi così grave- disse il piccolo Orsetto, -ti guarisco io.
Il
piccolo Tigrotto non aveva raccolto neanche un fungo, non aveva
scritto neppure una lettera al piccolo Orsetto durante il suo camino
e non aveva nemmeno tirato l'Anatra tigrata.
-Ma,
pressappoco, dov'è che ti fa male?- chiese il piccolo Orsetto,
-fammi vedere!
-Qui-
disse il piccolo Tigrotto, indicando dapprima una zampa. -E poi anche
qui, l'altra zampa. Ed anche alle gambe, e poi davanti e dietro e a
destra e a sinistra e sopra e sotto.”
JANOSCH,
Ti guarisco io, disse l'Orsetto, AER
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