martedì 15 luglio 2014

Un albero di piume di canarino

Un uomo che decida di scrivere e illustrare un racconto intitolandolo Un albero di piume di canarino dev'essere necessariamente un genio. 

Quest'uomo è Janosch, a cui le piume di canarino sembrano davvero piacere molto, visto che non è la prima volta che le troviamo in un suo albo http://apedario.blogspot.it/2014/07/posta-per-la-tigre.html

Lo confesso: non ho il pollice verde, tutt'altro. Eppure mi piacerebbe davvero poter seminare ciò che desidero e vederne crescere una pianta. E se la scuola non fosse chiusa, starei già chiedendo ai miei bambini: “E tu, cosa semineresti? Cosa vorresti veder crescere su un albero?”

La mia risposta la conoscete già: albi, albi illustrati per i più piccoli.

Quasi quasi ci provo...
 
Un albero di piume di canarino



Come incomincia:

Un giorno Scavolino indossò le sue braghette, prese un secchio, una paletta, un grande annaffiatoio verde e il lungo rastrello della mamma, e andò dal giardiniere Caproni perché volva diventare anche lui un giardiniere.
-Buon giorno, signor Caproni- gli disse Scavolino -mi piacerebbe diventare giardiniere. È difficile?
-Facilissimo- rispose il giardiniere Caproni col suo cappello di paglia. -Prendo il seme di una mela, faccio con la pala un piccolo buco nel terreno e lo pianto. Lo innaffio e lo lascio crescere. E che cosa verrà fuori in autunno?
-Non lo so- disse Scavolino.
-Un albero di mele- disse il signor Caproni. -Se prendo il nocciolo di una susina, scavo in terra un buchetto e lo pianto, che cosa ne verrà fuori in autunno?
-Un albero di mele- rispose Scavolino.”

JANOSCH, Un albero di piume di canarino, Mondadori

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