Lavorare sull’alfabeto
significa sicuramente rinforzare la conoscenza delle lettere nei diversi
caratteri, del loro corretto ordine e delle infinite possibilità che le diverse
combinazioni producono formando le parole.
Lavorare sull’alfabeto significa
anche, senza che i bambini necessariamente lo sappiano, fare grammatica,
operando una prima distinzione tra nomi generici e specifici, in un modo
cooperativo e divertente, che sempre favorisce l’apprendimento.
Nei giorni
scorsi, dopo aver scritto L’alfabeto delle vacanze, ho chiesto ai bambini di
pensare a quali altri alfabeti avremmo potuto produrre: alcune risposte sono
state davvero fantasiose, anche se di difficile esecuzione (penso all’alfabeto
degli occhi o dei capelli, oppure dei numeri), altre più prevedibili, altre ancora inattese,
e proprio per questo più interessanti.
Per permettere una varietà
maggiore di produzioni, ci siamo armati di coraggio e abbiamo scelto il lavoro
a gruppi, fonte sicura di rumore (lo spostamento dei banchi è terribile) e di
continui richiami da parte della maestra a mantenere un tono di voce moderato. Però insieme ci si auta e ci si stanca meno...
Alla fine, le due classi
hanno prodotto molti alfabeti diversi: CIBI, COLORI, GUSTI DI GELATO, SQUADRE
DI CALCIO, PAESI E CITTA’, DINOSAURI, OGGETTI, NATURA
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