giovedì 25 settembre 2014

L'alfabeto delle fiabe



Spesso, nel mio lavoro, i libri determinano le attività che svolgo in classe. Talvolta invece capita che sia l’attività a chiamare, magicamente, un libro, uno solo, proprio quello.

Qualche giorno fa, mentre i bambini, a gruppi, realizzavano i loro diversi alfabeti, qualcuno ha esclamato: “Potevamo fare l’alfabeto delle fiabe!”.
Era vero; e in quel momento il mio pensiero è immediatamente corso a questo libro







che ancora non avevo avuto l’opportunità di utilizzare con i bambini.

Il vantaggio di una libreria personale ben fornita è proprio questo: nel pomeriggio il libro era fra le mie mani, pronto per essere letto in classe.

Prima, però i bambini, in autonomia, hanno cercato di riempire le righe vuote, tentando di trovare protagonisti, luoghi, elementi caratteristici della fiaba. E non di una soltanto: Biancaneve non andava bene, principessa invece sì.






Il libro ci ha aiutato a trovare parole e riempire spazi rimasti vuoti. Ma, soprattutto, ci ha raccontato, nella lingua magica della poesia, le più grandi verità, non solo delle fiabe, ma della vita stessa.








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