C’è un libro che da
qualche mese spunta di frequente nei miei post, specialmente in quelli del
sabato, spesso dedicati alla poesia. È un libro irrinunciabile per chi voglia
parlare ai bambini e con i bambini di sentimenti, usando un linguaggio che va
dritto al cuore, senza per questo essere banale o sdolcinato.
È un libro necessario, dunque, perché aiuta i bambini a riconoscere sensazioni e sentimenti dentro sé e negli altri, a chiamare per nome ognuno di essi, garantendo riconoscibilità anche a quelli più negativi o distruttivi. La poesia che chiude la raccolta, Zitto, è assolutamente chiarificatrice in questo senso:
Zitto
Un
sentimento zitto
sta
lì. Certo che esiste.
Puoi
essere contento
oppure
molto triste
ma
se non lo sai dire
a
chi ti vive accanto
quel
sentimento vive
per
te. Per te soltanto.
Perciò,
non fare il duro
Racconta
quel che senti.
Ci
sono le parole
per
tutti i sentimenti.
CARIOLI – POSSENTINI, L’alfabeto dei sentimenti, Fatatrac
Naturalmente in classe i
bambini hanno cercato di dar nome a sentimenti più o meno conosciuti prima
della lettura del libro, che poi ci ha aiutato a riempire dei vuoti
Naturalmente, non poteva mancare lo spazio per la
riflessione e la produzione individuale:
Tra tutte, la poesia che ha suscitato maggior consenso
in entrambe le classi è stata Identità.
VALUTO TALE ATTIVITA'ECCELLENTE.
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