giovedì 4 settembre 2014

La famiglia Topini va a scuola

La famiglia Topini va a scuola


Una famiglia di sette topini, mamma, papà e talvolta anche i nonni. Le loro avventure si snodano sul filo della quotidianità, quella che ogni bambino vive (con un’eccezione per il bucato; chi dei nostri bambini avrà mai lavato qualche panno insieme ai grandi? Per fortuna oggi ci sono le lavatrici… Eppure uno dei miei ricordi più belli riguarda i fazzoletti lavati, e persi, nel ruscello accanto al prato in montagna dove intanto tutti i grandi lavoravano il fieno…)
Nel mondo di Iwamura i colori sono tenui, la natura è accogliente, anche se talvolta può capitare qualche situazione pericolosa (un serpente nel bosco, papà che si allontana in mare sul materassino…); i topini affrontano situazioni nuove accompagnati e aiutati dagli adulti, che non si sostituiscono a loro, ma permettono di fare esperienza, anche in situazioni non del tutto conosciute, proprio come dovrebbe avvenire per i piccoli a due zampe e senza baffi.
In questo albo, Mamma Topini è alle prese con un grosso problema: domani è il primo giorno di scuola, ma nessuno dei sette topini vuole andarci…

Come incomincia:

“Nel bosco sia avvicina l’autunno e mamma Topini è molto indaffarata. Domani i suoi sette topolini andranno a scuola per la prima volta.
Sette cappelli fabbricati con i tappi di bottiglia. Sette tascapani gialli. Sette paia di scarpe in guscio di noce. Tutto fatto da mamma Topini.
-Domani andrete a scuola. Questa sera, quindi, bisogna andare a letto presto-, dice la mamma.
Ma i sette piccoli rispondono: -Io non voglio andare a scuola perché è troppo lontana.
-Io non voglio andarci perché di mattina ho sonno.
-Io non voglio andarci perché fuori c’è il vento freddo.
-Io non voglio andarci perché non conosco gli altri bambini.
-Io non voglio andarci perché ci sono i cattivi.
-Io non voglio andarci perché lungo la strada ci sono i serpenti.
-Io non voglio andarci perché non voglio.”

YAMASHITA – IWAMURA, La famiglia Topini va a scuola, Babalibri

Ottimo per l'accoglienza, questo libro si presta ad essere animato con i bambini. Avete presente il serpente che la Famiglia Topini incontra in galleria, il primo giorno di scuola?

Eccolo



E scommetto che una Mamma Topini così non l’avete mai vista, vero?

E' davvero facile realizzare uno spettacolo, anche con più di 250 bambini e ragazzi impegnati a mettere in scena una storia sconosciuta.
È la caratteristica dei nostri spettacoli: tutti in scena, dal più piccolo al più grande, ognuno indispensabile alla (im)perfetta riuscita di ciò che abbiamo messo in cantiere.
Ed ecco la festa dell’accoglienza dello scorso anno: i piccolissimi han fatto i topini

i grandi la galleria

e il serpente, e tutti gli altri il lunghissimo treno di topini che percorre la strada verso la scuola
Senza dimenticare le mamme, che ancora una volta ci hanno dato una bellissima mano

E i maestri? Si sono divertiti un sacco anche loro (non si vede, forse?)…

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