La famiglia Topini va a scuola
Una famiglia di sette topini, mamma, papà e talvolta
anche i nonni. Le loro avventure si snodano sul filo della quotidianità, quella
che ogni bambino vive (con un’eccezione per il bucato; chi dei nostri bambini
avrà mai lavato qualche panno insieme ai grandi? Per fortuna oggi ci sono le
lavatrici… Eppure uno dei miei ricordi più belli riguarda i fazzoletti lavati,
e persi, nel ruscello accanto al prato in montagna dove intanto tutti i grandi
lavoravano il fieno…)
Nel mondo di Iwamura i colori sono tenui, la natura è
accogliente, anche se talvolta può capitare qualche situazione pericolosa (un
serpente nel bosco, papà che si allontana in mare sul materassino…); i topini
affrontano situazioni nuove accompagnati e aiutati dagli adulti, che non si
sostituiscono a loro, ma permettono di fare esperienza, anche in situazioni non
del tutto conosciute, proprio come dovrebbe avvenire per i piccoli a due zampe
e senza baffi.
In questo albo, Mamma Topini è alle prese con un
grosso problema: domani è il primo giorno di scuola, ma nessuno dei sette
topini vuole andarci…
Come incomincia:
“Nel bosco sia avvicina l’autunno e mamma Topini è
molto indaffarata. Domani i suoi sette topolini andranno a scuola per la prima
volta.
Sette cappelli fabbricati con i tappi di bottiglia.
Sette tascapani gialli. Sette paia di scarpe in guscio di noce. Tutto fatto da
mamma Topini.
-Domani andrete a scuola. Questa sera, quindi, bisogna
andare a letto presto-, dice la mamma.
Ma i sette piccoli rispondono: -Io non voglio andare a
scuola perché è troppo lontana.
-Io non voglio andarci perché di mattina ho sonno.
-Io non voglio andarci perché fuori c’è il vento
freddo.
-Io non voglio andarci perché non conosco gli altri
bambini.
-Io non voglio andarci perché ci sono i cattivi.
-Io non voglio andarci perché lungo la strada ci sono
i serpenti.
-Io non voglio andarci perché non voglio.”
YAMASHITA – IWAMURA, La famiglia Topini va a
scuola, Babalibri
Ottimo per l'accoglienza, questo libro si presta ad essere animato con i bambini. Avete presente il serpente che la Famiglia Topini
incontra in galleria, il primo giorno di scuola?
Eccolo
E scommetto che una Mamma Topini così non l’avete mai
vista, vero?
E' davvero facile realizzare uno spettacolo, anche con più di 250 bambini e ragazzi
impegnati a mettere in scena una storia sconosciuta.
È
la caratteristica dei nostri spettacoli: tutti in scena, dal più piccolo al più
grande, ognuno indispensabile alla (im)perfetta riuscita di ciò che abbiamo
messo in cantiere.
Ed ecco la festa dell’accoglienza dello scorso anno: i piccolissimi han fatto i topini
i grandi la
galleria
e il serpente, e tutti gli altri il lunghissimo treno di topini che
percorre la strada verso la scuola
Senza dimenticare le mamme, che ancora una volta ci hanno dato una bellissima mano
E
i maestri? Si sono divertiti un sacco anche loro (non si vede, forse?)…
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