Mi piacciono, come a quasi
tutti, le belle sorprese. Mi piace ciò che rompe la routine, e d’improvviso
crea un capovolgimento, una dissonanza.
Non troppo spesso, però; altrimenti la
casualità diventa la regola, e non c’è più spazio per la sorpresa vera, quella
che si dà dove prima c’era l’ordine.
Venerdì scorso ho avvisato
i bambini che il lunedì successivo, al loro arrivo, avrebbero dovuto lasciare
gli zaini, pieni del materiale della giornata, nell’atrio. Ieri mattina molti
si sono ricordati di quel che avevo chiesto, e fremevano impazienti chiedendosi
cosa avremmo fatto, senza astucci, libri e quaderno.
Abbiamo fatto gli artisti:
senza matite, fogli e colori, ma con otto cartoncini 50x70 a tinte il più
possibile vicine al naturale e il materiale raccolto durante l’estate
http://apedario.blogspot.it/2014/09/tesori-destate.html
http://apedario.blogspot.it/2014/09/tesori-destate.html
Abbiamo
disposto una decina di banchi al centro dell’aula e vi abbiamo diviso i sassi
dalle conchiglie, i bastoncini da ghiande, noci e castagne, i tappi dai rami
con foglie e ricci.
Poi i bambini hanno scelto
in quale gruppo lavorare, a seconda del colore del cartoncino o dei compagni
preferiti. Ogni gruppetto, formato da 3/4 bambini, ne "inviava" uno a turno a
scegliere tre oggetti. Una volta raccolto materiale sufficiente, i gruppi hanno
cominciato a creare:
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