Mostro ai ragazzi il libro
Enciclopedia
degli asini, dei ribelli e di altri geni
di
Jean-Bernard Pouy, Serge Bloch e Anne Blanchard, edito da Rizzoli
di cui già avevo scritto, qualche mese fa, qui, e di cui abbiamo già letto il
capitolo dedicato a Leonardo, e scelgo le pagine su Einstein. In una classe me
l’hanno espressamente chiesto: “Dopo
leggiamo Einstein?”
Chiedo loro: “Perché
la sua vita vi sembra così interessante?”
Perché
da piccolo era un asino
Perché
lui fa esperimenti che non ci sono mai stati e dopo li fa divertenti
Perché
fa gli errori ortografici come me
Perché
lui ha fatto una scoperta, però lui non l’ha realizzata, ma l’ha realizzata un
altro scienziato
Perché
è uno scienziato famosissimo
Perché
a me piace la scienza e la chimica
Perché
è uno scienziato e io da grande vorrei diventare uno scienziato
Perché
studiava la meccanica e allora mi piace la meccanica
Perché
è interessante
Perché
è un genio
Perché
faceva dei miscugli di sostanze difficili
A me
piace la sua storia perché era uno scienziato e la sua storia è un po’
divertente
Perché
da grande voglio diventare come lui e ho anche ogni libro di Einstein
Perché
non ho mai sentito la sua storia
Perché
ha preveduto…previsto le onde nello spazio
Perché
sono curiosa di sapere come ha fatto a diventare scienziato
A me
Einstein interessa così tanto perché io sono appassionato di scienza e di
storia e mi interessano le sue scoperte
Perché
ha previsto alcune cose del futuro…si è immaginato la Terra nel futuro
Einstein
mi interessa perché è stato un genio famoso in tutto il mondo e quindi
piacerebbe anche a me conoscere cosa ha fatto
Dall'introduzione:
A
scuola erano spesso considerati allievi mediocri, inetti, condannati al
fallimento: veri e propri asini! In famiglia facevano disperare tutti per il
loro carattere ribelle. Sonnecchiavano dietro la lavagna e collezionavano passi
falsi.
Con
il tempo, però, la storia ha reso loro giustizia, mostrandone la genialità.
Questi personaggi dominano la nostra cultura scolastica come statue. Le
enciclopedie e i musei li piazzano su un piedistallo, ma un piedistallo può
vacillare…
È
ora di vederli sotto un’altra luce: attraverso il racconto della loro
scapestrata giovinezza.
E allora eccola qui, la scapestrata giovinezza di quell'asino di Albert Einstein:
[…]
il grosso Albert, soprannominato “papà orso”, non parla fino a 3 anni (almeno
così dicono), odia qualsiasi attività fisica e passa il tempo a costruire
castelli di carte.
[…]
In ogni caso, a scuola è una catastrofe: è ritenuto lento, perché riflette ore
prima di rispondere a una domanda e non riesce a imparare niente a memoria.
Viene anche considerato un alunno difficile perché proprio non capisce il
perché di regole e ordini. Inoltre, la totale mancanza di interesse per lo
sport lo isola dai compagni. Conoscendolo più a fondo, però, si potrebbe notare
che questo bambino cicciottello adora la matematica e il latino: si tratta di
materie logiche, semplicemente.
[…]
A scuola continua a sembrare un tipo strano. Inoltre è ebreo, e questo certo
non facilita i rapporti con oi tedeschi. Che depressione. Uno dei suoi
professori (un vero indovino, questo qui!) gli dice che nella vita non
combinerà mai niente e che farebbe meglio a lasciare il liceo e rinunciare al
diploma. Albert non se lo fa ripetere due volte e raggiunge i genitori in Italia
per mangiare gli spaghetti. Insomma, in teoria un pessimo inizio per il premio
Nobel…
Le riflessioni continuano dopo la lettura:
Prima era un asino, ma asino asino, e poi è diventato un genio del male…(Alla
mia domanda Perché genio del male? continua:
Io sapevo già della bomba atomica che
aveva creato, e allora l’ho chiamato genio del male, e secondo me era un po’
pazzo)
Da piccolo non era tanto bravo, e poi è diventato uno scienziato e bravo in
matematica
Prima non sapeva fare niente, e poi con gli anni ha saputo fare qualcosa
Prima non sapeva fare niente perché non prendeva mai il lavoro, prendeva sempre
brutti voti e non sapeva studiare completamente, poi a 23 anni gli è andato
qualcosa almeno bene, che è andato in Svizzera ed è diventato uno scienziato
Che
in pratica in matematica Einstein era molto bravo perché prendeva quasi sempre
10 e nelle altre materie prendeva sempre 2, però col passare degli anni è
migliorato nelle materie ed è potuto diventare uno scienziato
Prima lui non voleva fare il soldato, ma poi è stato esonerato
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