Fare educazione senza
stereotipi credo significhi valorizzare la diversità, nelle sue molteplici
forme, e permettere ad ogni bambino di pensarsi capace di raggiungere gli
obiettivi che desidera.
Mi sento profondamente
lontana dalla cultura sessista, tanto quanto lo sono dall’idea del girl power:
per i miei ragazzi, rivendico invece la possibilità di crescere pensando che
non esiste genere migliore o peggiore, ma per ognuno la possibilità di sviluppare nel modo migliore e in/con tutti i sensi le proprie capacità.
Proprio per questo, dopo
aver narrato le vicende di Amelia Earhart e Malala Yusafzai, ho scelto un
personaggio che della genialità, e della diversità, ha fatto la propria cifra:
Leonardo da Vinci.
E l’ho fatto attraverso le
parole di Luisa Mattia, Alberto Nucci Angeli e Lorenzo Terranera in
Leo
Lapis
Che bambino è stato
Leonardo? Qual è stata la sua vita prima di diventare il grande artista e
inventore che conosciamo? Il geniale LEO svela il mistero legato alla sua
nascita e narra la meravigliosa avventura della conoscenza. A Leonardo piace
cercare. Insegue ciò che si nasconde, scopre ciò che non sa.
Vuole sapere tutto del
mondo, proprio come i bambini.
Raccontato in prima persona
dalla voce di Leonardo, questo albo illustrato ripercorre le tappe principali
della sua vita e delle sue invenzioni, portando i bambini tra le strade di
Firenze, nelle botteghe degli artigiani, sulle pagine del Codex, dentro lo
sguardo curioso del più noto genio italiano.
Le illustrazioni di Lorenzo Terranera ora interpretano poeticamente le parole di Leonardo, ora forniscono elementi di contesto per far immergere i bambini nelle atmosfere dell'epoca.
Le illustrazioni di Lorenzo Terranera ora interpretano poeticamente le parole di Leonardo, ora forniscono elementi di contesto per far immergere i bambini nelle atmosfere dell'epoca.
Come incomincia:
Io,
Leonardo
So
chi sono. Leonardo, mi chiamo.
Nel
tempo mi hanno definito inventore, ingegnere, pittore, giocoliere e maestro di
macchine da guerra.
Ma
io resto quello che sono. Leonardo mi chiamo e so giocare.
Gioco
con la luce, con l’acqua, con il sole e la luna, con il tempo che passa e certe
volte scappa e non si fa trovare.
Lo
seguo, lo inseguo, lo prendo, lo perdo di nuovo.
Questo
mi piace: cercare.
Inseguo
ciò che si nasconde, scopro ciò che non so.
Un
giorno imparerò a volare.
MATTIA L. – NUCCI ANGELI A. –
TERRANERA L., Leo, Lapis
Un
giorno imparerò a volare.
Come
Amelia! – esclama una voce.
E mi sembra un vero
riconoscimento di parità.
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