lunedì 18 novembre 2013

Il leone che non sapeva scrivere

Mi piacciono molto i libri in cui i bambini possano immedesimarsi: se poi il protagonista è un leone che non sa scrivere, immaginate l'attenzione, la partecipazione e il divertimento di una prima elementare!


Il leone, che non sa scrivere (e quindi neppure leggere)



incontra una meravigliosa leonessa,
 

 
 troppo raffinata per poterla baciare senza nemmeno scriverle prima una lettera.
Siccome, appunto, il leone non sa scrivere, chiede a diversi animali, tra cui
 
uno scarabeo ruzzolacacca
 
 
 




e un ippopotamo

 
 
 
di scrivere una lettera al posto suo.
 
Naturalmente, il re della foresta non è per nulla soddisfatto dei risultati (l'ippopotamo propone alla leonessa bagni nel fango e pranzetti a base di mazzetti d'alghe, lo scarabeo addirittura vorrebbe donarle la sua collezione di cacca, con cui profuma la lettera!).

Disperato, il leone urla al vento le sue parole d’amore; fortunatamente la leonessa, a portata d'orecchie, è pronta ad invitarlo sul suo ramo per insegnargli a leggere e a scrivere.
 

 

 



Naturalmente, dopo questa lettura non poteva mancare un’attività di scrittura autonoma sul quaderno, dal titolo

IO SO SCRIVERE
Qualche bambino ha scritto gruppi di lettere a caso, altri vocali e sillabe, molti le prime parole imparate in questi due mesi (PIPI’, POPO’ E PUPU’ su tutte), qualcuno parole molto più complesse…e c’è addirittura chi si è avventurato  nella scrittura di frasi, come IO SO ANDARE A CAVALLO (in realtà ha scritto IO SO ANDRE A CAVLO, ma il significato era evidente!).
Mi è sembrato bello e significativo questo modo così immediato e individualizzato di verificare quanto e in che modo il lavoro in classe (e, per alcuni, il pregresso ) cominci a dare i primi frutti. E penso alla soddisfazione di un bambino che si accorge di saper scrivere... 
 


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