C’è un sentimento, spesso
considerato socialmente inaccettabile, che invece è importante riconoscere,
accettare, contenere, per poterlo poi manifestare in modo controllato: è la rabbia.
È
la storia di Roberto e di una giornata bruttissima: lo si capisce immediatamente dalla sua
espressione in prima pagina. Anche papà lo fa arrabbiare, e così, appena
arrivato in camera, ecco apparire... la Cosa.
Come
incomincia:
Ecco come due bambini hanno reinterpretato graficamente il momento culminante del racconto:
Poi ho scritto alla lavagna
IO MI ARRABBIO QUANDO...
e ho chiesto ai bambini di ricopiare la frase e rappresentare graficamente una situazione che provoca la loro rabbia.
Motivo di moltissime
arrabbiature sono i fratelli, specie maggiori
(qui alla maestra è sfuggito un FA)
l’accoppiata genitori-cibo
o, peggio ancora, mamma e parrucchiera
e le esclusioni dai giochi
da parte degli amici
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