Sono una maestra di mezza
età (ho 46 anni), ma in molti casi mi sento davvero all’antica: così all’antica
che ieri a scuola abbiamo lavorato per quasi un’ora sulla bella scrittura.
In classe c’erano un
silenzio e una concentrazione che raramente sento; a nessuno è stato chiesto di
fare in fretta, anzi... A tratti chiedevo: “Abbiamo finito tutti?”. La regola
che avevo posto era che rispondessero solo i NO. Non è stato facile, soprattutto
all’inizio; ma che bello sentire il silenzio quando alla fine tutti eravamo
pronti per cominciare una nuova riga!
Certo, alla fine non tutte
le pagine sono così
ma garantisco che ci sono
stati grandi sorrisi per tutti, perché ogni bambino, nella calma, nella
concentrazione e nel silenzio, ha dato il meglio di sé.
Certo, riflettevo poi, se sono io che vado
di fretta e dico ai bambini di sbrigarsi (lo faccio, lo faccio, ogni tanto, anche se poi un po’ me ne vergogno e mi arrabbio con me stessa), poi non posso aspettarmi tutti i quaderni
ordinati, soprattutto quelli di chi ha cominciato con grandissima fatica. E
allora, davvero, me lo impongo: vai piano!
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