venerdì 13 maggio 2016

In una famiglia di topi ( o di lupi, gatti, maiali...intestini)



A volte mi piace spiazzare i bambini, vederli strizzare gli occhi e guardarmi strano, con l’aria di chi pensa: “Ma cos’ha in mente questa volta?”


Mattinata in classe. Per cominciare, leggo


In una famiglia di topi


di Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani, Topipittori



 




Poi, come se nulla fosse, cambio decisamente argomento.
“Ripassiamo i nomi comuni.”
Alla lavagna disegno una grande tabella a tre colonne e chiedo ad ogni bambino, seguendo l’ordine dei banchi, di dirmi un nome comune di cosa, di animale, di persona.





Mentre scrivo, ridacchio. E dico loro. “Sto pensando a quello che farete dopo”
Gli sguardi sono sempre più interrogativi.


Dico che sarà un lavoro a coppie, e che bisognerà scrivere sul quaderno, senza la prima copia. Quindi bisognerà fare attenzione a calligrafia e ortografia, oltre che al contenuto.
Si formano le coppie. Finalmente spiego il lavoro. Ogni coppia sceglierà dalla tabella, o a proprio piacere, una cosa, un animale o una persona, e lo farà diventare, insieme alla famiglia, protagonista del testo, rispettando la traccia del libro, quindi ripetendo più volte: “In una famiglia di…”
Facile, no?
Facile soprattutto se si scelgono i protagonisti nel mondo animale, o tra le persone.


 






 




Ma a me piacciono le sfide, e so già che qualcuno sarà pronto a raccogliere la prossima.
“Naturalmente, diventa più difficile scrivere la storia di una famiglia di forchette…”
Una voce dal fondo:
“O di intestini!”
“Certamente. Molto più difficile”


Sfida raccolta, e, naturalmente, vinta.


















 













Dal sito della casa editrice Topipittori

Cosa accade in una giornata in una famiglia di topi? Oh, un sacco di cose: tutte quelle che accadono in una famiglia anche non di topi. Ci si alza, si fa colazione, ci si lava i denti, e poi si esce di casa, chi al lavoro o a scuola o a raccogliere funghi se è autunno... E poi si pranza, si pensa, si gioca, si fanno nuove conoscenze, si litiga, si sogna, si torna a casa in tempo per cena e apparecchiare il tavolo... E poi in una famiglia di topi si pensa a quanto si è diversi e quanto simili, ci si mette il muso ma poi ci si dimentica di tenerlo, si parla tutti insieme e poi però si fa anche un bel silenzio, e poi si va a dormire con una storia e un bacio. Perché in una famiglia di topi soprattutto ci si vuole molto bene. 

1 commento:

  1. Ma sei un pozzo di originalità … che divertente averti come maestra, amica collega

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