C'era una parola che mi gira va per la mente, da quando siamo tornati dalla nostra gita a Milano: ho chiesto ai bambini di provare a indovinarla; pur non riuscendoci, mi hanno mostrato quanto a fondo ormai mi conoscano
Ho rivelato loro che la parola era TRACCE, e ho chiesto come mai, secondo loro, avessi
pensato proprio a questo:
Perché quando abbiamo preso il setaccio, abbiamo messo la
sabbia e abbiamo mosso il setaccio, abbiamo trovato delle tracce di dinosauro
Perché contiene tutto quello che abbiamo scritto, perché
tutte quelle cose ci fanno capire di rispettare l’arte e le cose antiche
Perché riusciamo a capire il significato dei quadri
Ci hanno detto cose che non immaginavamo e non sapevamo
Tracce perché quando eravamo andati nel museo di
paleontologia e scienze, abbiamo trovato tracce di trilobiti, di dinosauri e di
altri animali
Perché quando siamo andati al Mudec, a un certo punto
c’erano delle scritte sul muro dicevano delle cose su Mirò
Perché le tracce ci sono dipinte sui quadri
Perché quando siamo andati al museo di mirò, su alcuni
quadri c’era scritto e su altri non c’era, e poi c’era scritto pure l’anno
quando aveva fatto quel quadro
Per il percorso che abbiamo fatto ieri nei due musei
Perché abbiamo visto dei quadri di mirò, abbiamo trovato
dei fossili e abbiamo fatto delle coppie dei fossili
Perché c’era un negozietto che vendeva cose belle di Mirò
e io ho comprato due cose
Le tracce dei dinosauri e le tracce di Mirò
Le tracce per conoscere
Le tracce dei colori
Perché i quadri che ha fatto Mirò sono le sue tracce
Le tracce per imparare
Le tracce dei dinosauri sono i loro resti
Le tracce fossili dei dinosauri e le tracce che abbiamo
incontrato da un quadro all’altro, perché ogni quadro che abbiamo visto
conteneva qualcosa che non conoscevamo
Le tracce dell’infanzia di Mirò
Le tracce dell’immaginazione perché abbiamo visto tanti
quadri diversi e potevamo immaginarci come faceva Mirò a dipingere
Le tracce che riassumono il passato
Le tracce della preistoria
Ho continuato a stimolare la discussione chiedendo
loro:
QUANDO L’UOMO LASCIA VOLONTARIAMENTE DELLE TRACCE?
Quando colora…dipinge.
Quando fa le sculture
Quando scrive le storie
Quando lascia un’impronta
Quando fa i video, così da grande si può rivedere da
bambino…i suoi discendenti possono vederlo, se magari si traduce quella
telecamera
Quando si riproducono le persone
Tutte le scoperte, le invenzioni, il progresso…
Quando canta, quando suona, quando inventa musica e
parole
Quando scrive una lettera
Il profumo
Quando vuole farsi notare…attraverso la pittura
Quando i ragazzi buttano le lattine nella strada
Quando cammini sulla sabbia
Quando cammini nel fango
Quando muori, lasci il tuo corpo
Quando scavi una buca
Quando ti trasferisci, lasci la casa come traccia
Quando scrive
Quando un pittore fa la sua impronta sul quadro
Quando prendi un oggetto, lo spezzi e lasci una traccia
mentre cammini
Quando una persona comunica all’altra, conducendola a un
luogo a cui tiene tanto
Quando ti perdi
Quando fa costruire una statua con rappresentato se
stesso
E ancora:
PERCHE’ L’UOMO LASCIA DELLE TRACCE?
Per farsi scoprire
Perché nel futuro le altre persone scopriranno quanto è
vissuto e che cosa ha fatto
Perché possono scoprire se è famoso
Perché le altre persone scopriranno la sua esistenza
Quando hai le scarpe infangate, entri in classe e lasci
delle tracce
Per far imparare a noi la sua vita
Per essere misterioso, perché lascia delle tracce, dopo
gli altri non riescono a scoprirlo
Per avere tanti amici
Per fare ricordare l’uomo quando finirà il mondo
Per ricordarsi
Per farsi riconoscere
Per non perdersi
Per farsi notare
Per diventare famoso ed essere seguito da tutti
Per far vedere com’è vissuto
Perché così i suoi discendenti scoprono qualcosa di lui
Per andare in un posto lontano
Per finire, ho chiesto loro quanti modi avremmo potuto usare per lasciare una traccia della giornata trascorsa insieme:
TESTO (DESCRIZIONE – NARRAZIONE – RIASSUNTO)
DISEGNO
DIPINTO
POESIA
CANZONE
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