lunedì 21 novembre 2016

La cura del lunedì: Lunedì

Lunedì


 di Anne Herbauts, Lapis




Ci sono libri che non comprendi subito.
E meno li comprendi, più ti ci abbandoni.
E nell’abbandono, riesci a sentire cose che razionalmente non sentiresti.
Come un bambino molto piccolo, tocchi le pagine, la carta, i disegni, cercandone il significato.
E pensi che questo sia l’unico modo, perché ad un tratto qualcosa sotto le tue dita cambia: una trama, uno spessore. E allora chiudi gli occhi, e sei dentro il libro, magari proprio in un lunedì di fine autunno, quando senti l’inverno arrivare, e sai che alla fine di quell’inverno non sarai più lo stesso.


Come incomincia:

“Il suo nome è Lunedì.
Lunedì aspetta martedì.
Martedì pensa a mercoledì,
e mercoledì, si sente piccolo,
così piccolo che giovedì
non sa più se
domani sarà proprio venerdì.
Sabato è una sorpresa.
E domenica passa in silenzio."
 

e come finisce:


“E tu, ti ricordi di Lunedì?
Aspettava Ieri
e pensava a Domani.
Si sentiva piccolo,
così piccolo che non sapeva più
niente di giovedì
niente di venerdì.
Il sabato sorrideva
e domenica passava in silenzio.

E il lunedì successivo
arrivò,
un po’ diverso
però…

Il suo nome è Lunedì.”

HERBAUTS A., Lunedì, Lapis





Una storia sull’amicizia e sul tempo che viene e che va, dove le parole si arrotolano, si stiracchiano e si nascondono per non farsi trovare.
È un piccolo mondo di carta, dove tutto diventa realtà, tra pesci nuvola, pagine che a sfogliarle diventano sempre più sottili e fiocchi di neve da toccare con le dita.
Toc toc! Apri la porta… ed è subito Lunedì! Lunedì ha la testa tonda come la luna e una casa bianca come la neve. La sua vita è fatta di cose semplici, di tazze di tè, di musica, di Ieri e Domani, i suoi amici speciali. Insieme a loro i giorni passano in punta di piedi, sul filo delle stagioni. Volti la pagina e arriva la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno. E tutto ricomincia di nuovo!

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