Eleonora Gardinali, autrice
di questo articolo, è, insieme a Carolina e Paola, uno dei regali più belli che
il Masetto mi abbia fatto quest’estate. Le ore passate con loro, nel luogo che
Giulia e Gianni hanno saputo rendere centro di conoscenza, cultura, scambio, mi
hanno arricchita immensamente.
Ho chiesto a ognuna delle
mie amiche di regalare ad Apedario un post: è Eleonora ad aprire le danze.
Di sé scrive:
Il
mio mestiere (e il mio talento) è fare l’atelierista.
Da
grande vorrei imparare sempre di più dai bambini.
Sono
stata un’allieva tardiva di Antonella Capetti.
Materiali magici: la creta!
Metti insieme un pomeriggio in atelier, una ventina di
bambini, due libri sugli animali e tanta creta per creare.
L'idea iniziale è stata quella di proporre ai bambini
un laboratorio creativo di manipolazione della creta partendo dalle suggestioni
di due libri sugli animali, diversi tra loro, uno con animali reali e uno di
animali inventati, entrambe estremamente divertenti ed accattivanti ( Strana
enciclopedia, di Adrienne Barman, pubblicato da Rizzoli e Animali
Sbagliati di Franco Matticchio, pubblicato da Vànvere Edizioni)
La creta è un materiale speciale perché, data la sua naturale
origine, entra subito in diretta connessione con il bambino, attraverso la
creta i bambini riescono ad instaurare con essa un'alchimia incredibile, un
dialogo e uno scambio, in questa connessione quasi ancestrale la creatività
esce libera e dirompente. É una magia che, ad esempio, accade più lentamente
con altri materali.
La creta è un materiale molto interessante a livello
sensoriale, è fredda, ma lavorandola, dopo poco, prende il calore delle mani,
si può manipolare facilmente ed è perfetta per tutti i livelli di abilità dei
bambini, non ha bisogno di particolari strumenti, con la creta si può creare,
si può disfare e creare di nuovo, sempre partendo dallo stesso pezzo.
Interessanti sono anche i diversi stati un cui si presenta: bagnata ( quando
cioè si riesce a modellare), asciutta e cotta ( quando diventa color terra
cotta).
La fase operativa del laboratorio prevedeva che ogni bambino
realizzasse con la creta il proprio animale, inventato o reale.
Gli animali sbagliati di Matticchio hanno avuto un
successo incredibile, il gioco di inventare gli animali partendo da assonanze o
modi di dire, o semplicemente affiancando aggettivi inconsueti è diventato il
fulcro dell'attività (i bambini hanno inventato, tra gli altri, la Capra Crep,
la famosissima capra che crepa mangiando una crepe, il Porco cane, il
Ragnomalato).
Dopo aver realizzato gli animali con la creta, i bambini hanno
scritto per ognuno una specie di carta d'identità di presentazione con tutte le
caratteristiche fisiche e caratteriali, le abilità, i poteri magici e gli
ambienti naturali in cui si possono trovare. Ed ecco veder nascere, con poco,
uno strabiliante museo di stambi animali ( quasi tutti pericolosossimi!).
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