Ci
sono parole che ci trasportano in un altro mondo, qualsiasi età noi abbiamo:
BUONANOTTE ci porta nel mondo incantato
delle fiabe, dell’infanzia, dei sogni… Un mondo di storie ascoltate o lette
prima di spegnere la luce, un mondo di baci e carezze sui capelli, un mondo di
pensieri che piano piano sfumano nei sogni.
Ci
sono moltissimi libri per bambini che fanno di questo momento il protagonista
della storia narrata: c’è solo l’imbarazzo della scelta!
Tutto
deve essere perfetto quando Orso decide di andare a dormire. Orso non sopporta
il baccano del vispo topolino, ma quando il piccolo amico si addormenta…
Una sera Orso sentì
bussare alla porta.
Aprì e vide il topolino
piccolo, grigio e con gli occhi sfavillanti. Aveva con sé una valigetta.
-Sono venuto a passare la
notte qui!- esclamò il topolino facendo vibrare i baffetti.
-Ma eravamo d’accordo per
martedì prossimo- protestò Orso.
-No- disse il topolino.
–Sono sicuro che avevi detto questa sera.
-In questo caso…- disse
Orso.”
L’albo
offre molti spunti per la conversazione con i bambini e la successiva
produzione scritta.
Alcune
possibili domande, utili anche per verificare ascolto e comprensione:
·
Chi bussa alla porta di Orso?
·
Orso ne è contento? Perché?
·
Ha già avuto ospiti per la notte?
·
Quale raccomandazione fa Orso al topolino?
·
Cosa fa invece Il topolino?
·
Ad un certo punto Orso si arrabbia
moltissimo (lo si capisce anche dal testo, scritto in un carattere molto grande
e grassettato; mostriamolo ai bambini). Cosa fa allora il topolino?
·
E poi, cosa succede?
Ricostruire
in questo modo la storia aiuta a imparare ad utilizzare i connettivi
logico-temporali (PRIMA – POI – INFINE…).
Orso appoggiò il suo
bicchiere d’acqua,
si sistemò il berretto,
sprimacciò il suo cuscino
preferito,
si mise a letto e chiuse
gli occhi.
di
farle precedere dai connettivi temporali adatti
PRIMA Orso appoggiò il suo
bicchiere d’acqua,
POI si sistemò il
berretto,
IN SEGUITO sprimacciò il
suo cuscino preferito,
INFINE si mise a letto e
chiuse gli occhi.
Successivamente
chiediamo loro di descrivere le azioni che essi compiono prima di andare a
letto.
Se
preferiamo svolgere un lavoro collettivo, scegliamone tre comuni a tutti i
bambini e scriviamole sul quaderno.
PRIMA
INDOSSO IL PIGIAMA
POI
LAVO I DENTI
INFINE
VADO A LETTO.
Se
invece desideriamo stimolare la produzione personale, chiediamo ad ognuno di
loro di scrivere le proprie azioni, aiutando chi si mostrasse in difficoltà.
Paure … di notte!
La
storia subisce un brusco capovolgimento quando, finalmente, il topolino sembra
essersi addormentato. È proprio in questo momento che emergono le paure di Orso,
che, spaventato da ogni più piccolo rumore, non riesce più a dormire.
Chiediamo
ai bambini se sia successo anche a loro di avere paura, la notte, e cos’hanno
fatto in quella circostanza. Mettere a confronto e condividere ansie e paure è
il modo migliore per cominciare ad affrontarle e superarle.
Storie della buonanotte
“-Aspetta!- disse Orso.
-Immagino che adesso
vorrai che ti legga una fiaba- disse Orso. -Per tranquillizzarti.
-Per tranquillizzarmi? Oh,
sì. Sono un po’ agitato.
Poi si sdraiò impaziente
sul cuscino preferito di Orso.
E Orso gli raccontò le
avventure dell’Orso Coraggioso e del Topolino Pauroso.”
Come
non condividere le parole di Orso? È proprio una fiaba quel che ci vuole per
cacciar via le paure e riuscire finalmente ad addormentarsi sereni.
Chiediamo
ai bambini se la lettura ad alta voce da parte di un grande sia per loro un’abitudine
o invece qualcosa che accade solo di tanto in tanto. Chiediamo anche quali
siano i loro libri preferiti (prima di dormire o in qualsiasi altro momento
della giornata) e proponiamo loro di portarli a scuola per farne una piccola “recensione”.
Ecco quindi alcune "storie della buonanotte":
Guido adora giocare agli indiani. Ogni occasione è buona per infilarsi un copricapo di piume e affrontare il nemico, i bisonti, i pericoli della prateria...
La giornata di Guido è la giornata di un vero pellerossa. Una lite ai giardini, l'ora del bagno, l'ora di cena: tutto, proprio tutto si trasforma in una sfida. Chi vince? Chi perde? Difficile decidere: un autentico capo indiano non si arrende mai. Quasi mai.
Come incomincia:
"A Guido piace molto giocare agli indiani. E quando gioca agli indiani, Guido non è più Guido. Adesso è il Grande Capo Bisonte Che Calcia.
I giardini sono un bel posto per giocare agli indiani. E' pieno di nemici, qui. Bisonte Che Calcia ne ha appena visto uno.
Eccolo che si nasconde dietro quel cespuglio. Sì, è proprio lui: Marco Piedi Che Pestano.
Ieri gli ha preso una macchinina. Adesso Guido va a riprendersela. Avanza senza farsi sentire, come un vero indiano.
Bisonte Che Calcia e Piedi Che Pestano fanno una danza di guerra. Poi fanno anche la guerra."
MASINI B., Buonanotte, Piccolo Sonno, Fabbri
Una formica e un bimbo piccolo...molto piccolo!
Come incomincia:
"Mi fai il solletico
Sento i tuoi passi
Adesso ti prendo
Attenta che ti mangio..."
SANNA A., La formica della buonanotte, Emme edizioni
Storie ricamate intorno a bellissimi quadri per fare sogni...di tutti i colori. Principesse, draghi, angioletti, ma anche vermetti, asini e mucche per non parlare di giganti e tanti altri personaggi che ci raccontano la loro storia e le loro avventure prima di spegnere la luce e andare a dormire.
Da Leonardo da Vinci a Van Gogh, da Raffaello a Klimt, da Caravaggio a Canaletto: un viaggio fantastico in un mondo di colori.
Come incomincia:
"Guidoriccio e il mistero del gioco a nascondino
98...99...100! Guidoriccio si tolse le mani dagli occhi e si guardò intorno. Non si vedeva anima viva. L'accampamento appena poco prima brulicante di soldati sembrava abbandonato, la vallata dove i cavalli pascolavano e i cavalieri si allenavano a duellare era deserta.
-Certo che a giocare a nascondino sono davvero bravi!-, disse fra sé e sé il condottiero, fiero del suo esercito. In effetti le truppe sembravano svanite nel nulla con tanto di cavalli, alabarde, vettovaglie e quant'altro."
CAPPA LEGORA C., Storie della buonanotte per sogni coloratissimi, Skira Kids
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