venerdì 7 giugno 2013

Leoni, lupi, libri...





Il leone non sa scrivere, ma a lui non importa: sa ruggire e tirar fuori gli artigli quando serve, e per un leone è più che sufficiente, no? No. I problemi nascono quando il leone si innamora di una bella leonessa fissata con i libri, a cui bisogna scrivere una lettera d'amore. Chi lo aiuterà? Una catena di eventi comici irresistibili e finale a sorpresa.
Come incomincia:
 
“Il leone non sapeva scrivere. Ma a lui non importava perché sapeva ruggire e mostrare gli artigli.
E per un leone è sufficiente.
Ma un giorno il leone incontrò una leonessa. Era bellissima e stava leggendo un libro. Il leone si stava avvicinando per baciarla, quando si fermò a pensare: una leonessa che legge è una vera signora; e a una vera signora prima bisogna scrivere una lettera d’amore, e solo dopo si può dare un bacio. O almeno così gli aveva spiegato tempo prima un missionario, che aveva divorato.
Ma il leone non sapeva scrivere.”

BALTSCHEIT M. – BOUTAVANT M., La storia del leone che non sapeva scrivere, Mottajunior





Lupo vive tutto solo sotto il suo alberello. Ma un giorno Lupetto arriva e si piazza da lui. Quell'imprudente non solo osa intrufolarsi per dormire, ma resta lì anche il giorno successivo, per la seduta quotidiana di ginnastica di Lupo. Il nostro Lupo però, per niente rancoroso, gli offre perfino qualche frutto per la colazione; e dopo pranzo parte per l'abituale passeggiatina, ma al suo ritorno - che stupore! - il nuovo amichetto non c'è più. Che strano sentimento quello che prova Lupo... in fondo in compagnia si stava meglio! E dove sarà finito il piccolo Lupetto?


Come incomincia:

"Lupo viveva lì da sempre, da solo sotto il suo albero, in cima alla collina. Poi, un giorno, arrivò Lupetto. Veniva da lontano. Da così lontano che all’inizio Lupo vide solo un puntolino.
Lupetto si avvicinava. Lupo d’improvviso ebbe paura che fosse più grande di lui.
Lupetto cominciò a salire su per la collina e Lupo vide che era piccolino. Si rassicurò.
Lasciò che si arrampicasse fino al suo albero.
Lupetto rimase tutto il giorno sotto il grande albero della collina.
Ora sotto l’albero erano in due: Lupo e Lupetto.
Non si parlavano.
Si guardavano un po’ di sottecchi, ma così, senza cattiveria.”

 BRUM-COSME N. – TALLEC O., Lupo & Lupetto, Edizioni Clichy


 
Un piccolo libro rivolto ai bambini: un inno d’amore ai libri e alla lettura, alle parole, alla letteratura, all’intelligenza che da diecimila anni esprimono ciò che di meglio l’uomo è e sa fare. Un gioiello di irresistibile bellezza per grafica, immagini, spirito che sfida il dilagante dominio delle tecnologie più avanzate per affermare il fascino senza uguale dei libri.
Come incomincia:

“Che cos’è un libro?
 
Un libro è molte, moltissime cose, almeno diecimila.
Un libro si può colorare, guardare, scrivere e soprattutto leggere.
Ma cos’è un libro?”
McCAIN M. – ALCORN J., Libri!, Topipittori
Ripubblicato dalla Giannino Stoppani Edizioni in accordo con la londinese Walker Books e in collaborazione con Nati per leggere, il classico di Anthony Browne Mi piacciono i libri rappresenta un atto di amore dell'autore inglese (attualmente Children's Laureate, ambasciatore inglese dei libri per ragazzi) verso i libri e la lettura.

Come incomincia:

 “Mi piacciono i libri.
 
I libri che fanno ridere…
e quelli che fanno paura.
Le favole…
e le filastrocche.
I fumetti…
e i libri da colorare.
I libri grossi…
e quelli sottili.”

 
BROWNE A., Mi piacciono i libri, Giannino Stoppani Edizioni

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