martedì 4 giugno 2013

Un sacco di lupi!


 
Questa è la storia di un lupacchiotto che ha un grande sogno: uscire dal bosco e volare alto nel cielo. Per farlo però ha bisogno di un paio di ali e i lupi non le hanno. Nemmeno le pecore però hanno le ali, eppure loro in cielo ci sono: bianche, soffici e leggere. Così il piccolo lupo pensa che con il giusto travestimento potrà coronare il suo sogno, volare alto nel cielo. E infatti è quello che puntualmente succede. Solo, non nel modo che il coraggioso lupetto si aspetta!
Come incomincia:

 
“Vorrei essere una pecora…- dice Piccolo Lupo.
Ma subito gli altri lupi scoppiano a ridere.
Allora Piccolo Lupo si azzittisce.
-In ogni caso, sono troppo stupidi per capire!- dice tra sé e sé.
Piccolo Lupo sogna di uscire dal bosco e di raggiungere il cielo.
Ma per volare ci vogliono le ali e i lupi non ce le hanno.
Piccolo Lupo, però, ha guardato a lungo le pecore: anche loro non hanno le ali eppure, a volte, le vediamo in cielo.”

 
RAMOS M., Il lupo che voleva essere una pecora, Babalibri


 
 
Un lupo si aggira trionfante nel bosco per raccogliere i consensi dei suoi nemici-amici. Ma l'incontro con un minuscolo draghetto lo spiazzerà in un finale esilarante.
Come incomincia:

 
“Un giorno, un lupo, che aveva mangiato a crepapelle e quindi non aveva più fame, decide di fare una passeggiata nel bosco.
-È l’ideale per digerire bene!- dice tra sé e sé. –E quasi quasi, ne approfitto per sapere cosa pensano di me gli abitanti del bosco.
Incontra un grazioso coniglietto selvatico. –Buongiorno, Belle Orecchie! Dimmi un po’: chi è il più forte?- domanda il lupo.
-Il più forte sei tu, Padron Lupo. Sicuramente e senza alcun dubbio, è certissimo-, risponde il coniglio.”

 
RAMOS M., Sono io il più forte!, Babalibri



 
Un vecchio lupo si aggira tra le case del villaggio degli animali con un pesante fagotto sulle spalle. Cosa conterrà? Chissà se la gallina, che timorosa gli apre la porta, riuscirà a scoprirlo. E soprattutto, chissà se ha fatto bene a far entrare il vecchio lupo in casa sua. Ma per fortuna, la gallina ha tanti amici, che bussano alla sua porta.

 
Come incomincia:

 
“E’ notte. E’ inverno.
Un vecchio lupo si avvicina al villaggio dove vivono gli animali.
La prima casa che incontra è quella della gallina.
Il lupo bussa alla porta. Toc, toc, toc.
- Chi è? – chiede la gallina.
E il lupo risponde: - Sono il lupo.”

 
VAUGELADE A., Una zuppa di sasso, Babalibri

 

 

Un lupo affamato, molto affamato, e soprattutto tanto solo. Eppure, carote e conigli si rincorrono ad ogni pagina. E lui li segue, li rincorre, ma non riesce mai ad acchiapparli. Finchè alla fine… PATATRAC!

 
Come incomincia:

 
"Ohibò, non ha proprio un’aria contenta, questo lupo. Cosa c’è che non va?
Ha fame! Certo, è un lupo! Uno di quelli cattivi, per di più. Anzi, è un grande lupo cattivo. Già, nientemeno!
In realtà, vorrebbe tanto essere buono, ma con chi? Nessuno lo ama. Tutti lo prendono in giro, gli fanno gli scherzi…
D’accordo, forse non è così gentile come vorrebbe, ma non è nemmeno così cattivo come potrebbe.
Si comporta da grande lupo cattivo solo quando ha fame.”

 
CORENTIN P., Patatrac, Babalibri

 

 

Un altro lupo (o forse è lo stesso, solo vestito in modo diverso?) alle prese questa volta con un orco, una bambina e un bignè. L’oro deve attraversare il fiume col bottino, ma la barca può trasportare solo due passeggeri per volta.
Come fare per impedire che qualcuno mangi qualcun altro prima che l’orco possa mangiare tutto quanto?

 
Come incomincia:

 
“Questa è un’altra storia di orchi, ,ma molto divertente.
C’è un orco, un orco grasso con la pancia piena, appena tornato dalla caccia.
Ha catturato un lupo, una bambina e un bignè.
L’orco è piuttosto seccato. Quel castello laggiù è casa sua, ma per attraversare il fiume c’è solo una barchetta che può portare due passeggeri per volta. Non uno di più.
Per prima cosa, quindi, l’orco fa salire la bambina, così il lupo non può mangiarsela.”

 
CORENTIN P., L’orco, il lupo, la bambina e il bignè, Babalibri




Una strana macchia compare, una sera, sulla parete della camera di Giacomo. Sembrerebbe proprio un lupo...

Come incomincia:

"Una sera, poco prima di addormentarsi, Giacomo si accorge di una strana macchia grigia sulla carta da parati. -Ma guarda, sembra proprio un lupo!
Giacomo si avvicina per guardare meglio.
-Ma sì. è un lupo! C'è un lupo sulla parete.
Corre subito a chiamare la mamma:
-Guarda mamma, là, tra le stelle, c'è un lupo!
-Ma dài-, gli dice la mamma, -non c'è nulla. null'altro che una macchia, una macchiolina piccina picciò! Dormi, Giacomo! Dormi!"

PIQUEMAL M., Un lupo...nella mia camera!, Gallucci



C'era una volta un enorme lupo nero che non amava il proprio colore. Si guardò nello specchio e allora decise: lo avrebbe cambiato, ma non era facile come sembrava...
 
THUILLIER E., Il lupo che voleva cambiare colore, Gribaudo

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