C'è una città speciale dove casette fiorite
si piantano per far felici le persone,
o si raccolgono dall'albero del vicino come frutti.
C'è una città dove ci sono case volanti come palloncini
e dove ogni casa viaggiante ospita una nonna
che aspetta la sua nipotina.
C'è una città fatta di persone e di sogni, che sta tutta in un abbraccio.
si piantano per far felici le persone,
o si raccolgono dall'albero del vicino come frutti.
C'è una città dove ci sono case volanti come palloncini
e dove ogni casa viaggiante ospita una nonna
che aspetta la sua nipotina.
C'è una città fatta di persone e di sogni, che sta tutta in un abbraccio.
YONEZU Y., La mia
città, Zoolibri
Ho preso in prestito
questa immagine al sito della casa editrice perché mi pare molto suggestiva: le
case sono piccole piante, fiori, e come tali vengono innaffiate, necessitano di cure e nutrimento. È proprio vero: ogni
casa, e tutte le case, intese come abitazioni e come famiglie, hanno bisogno di
attenzioni, cure, tenerezza, parole lievi…Solo in questo modo possiamo sperare
in città vivibili, a misura di persona, otre che naturalmente di bambino.
Chiediamo quindi ai nostri
alunni di mettere insieme tutte le loro case, realizzando in questo modo un
quartiere, un paese, una città, che però non sono costituiti esclusivamente da case.
Mancano alcuni edifici e spazi fondamentali; chiediamo ai bambini quali, e soffermiamoci sui servizi più vicini alla loro esperienza: scuola, parco pubblico, ospedale... Per ognuno di essi definiamo il tipo di servizio offerto e chiediamo ai bambini di raccontare, oralmente o con semplici frsi scritte, le loro esperienze.
Mancano alcuni edifici e spazi fondamentali; chiediamo ai bambini quali, e soffermiamoci sui servizi più vicini alla loro esperienza: scuola, parco pubblico, ospedale... Per ognuno di essi definiamo il tipo di servizio offerto e chiediamo ai bambini di raccontare, oralmente o con semplici frsi scritte, le loro esperienze.
Altri viaggi, altre città
Come incomincia.
“C’è, al mondo, una città che nessuno
conosce, ma io ci sono stato!
Adesso ti spiego come ci
si arriva: si prende una strada che sembra in salita e in vece è in discesa, e
prima o poi si va a sbattere contro un muro di spaghetti alto fino al cielo.Siccome non c’è porta, chi vuole passare deve farci un buco con la bocca, mangiando e mangiando.
Una volta dall’altra parte ecco la città, con torri di torrone, case di panettone, fontane di cioccolata, di vino e di aranciata.”
"La mia città è verde, come i suoi parchi… è
rossa, come i suoi semafori… è nera, come lo smog che ci rende tutti neri
uguali…" Il libro trae spunto dalle idee e dai suggerimenti espressi dai
bambini sul tema della vita in città nell’ambito del progetto Metiss'age Junior
Street Festival, tenutosi in tre capitali europee (Londra, Parigi e Roma) per
sensibilizzare i più piccoli sui temi dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile
e della multiculturalità. Il progetto per Roma, coordinato da Explora - il
Museo dei Bambini, si è avvalso della direzione artistica di Mook, esperti di
arte, workshop e riciclo.
come i suoi parchi
a me il verde non basta mai
la mia città è rossa
come i suoi semaforisempre rossi
STOP!
La mia città è nera
come l’asfaltoe anche noi che siamo tutti diversi
diventiamo tutti neri uguali”
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