mercoledì 24 luglio 2013

Dalla Casa alla Città (dalla C dura alla C dolce)

Mi sembra molto bello, e naturale, questo passaggio dalla CASA alla CITTA’, che in prima coincide con un passaggio non sempre semplice: quello dalla C dura alla C dolce.




C'è una città speciale dove casette fiorite
si piantano per far felici le persone,
o si raccolgono dall'albero del vicino come frutti.
C'è una città dove ci sono case volanti come palloncini
e dove ogni casa viaggiante ospita una nonna
che aspetta la sua nipotina.
C'è una città fatta di persone e di sogni, che sta tutta in un abbraccio.

YONEZU Y., La mia città, Zoolibri
Dal sito Zoolibri http://www.zoolibri.com/content/index.php?/cataloghi/MiaCitta/




Ho preso in prestito questa immagine al sito della casa editrice perché mi pare molto suggestiva: le case sono piccole piante, fiori, e come tali vengono innaffiate, necessitano di cure e nutrimento. È proprio vero: ogni casa, e tutte le case, intese come abitazioni e come famiglie, hanno bisogno di attenzioni, cure, tenerezza, parole lievi…Solo in questo modo possiamo sperare in città vivibili, a misura di persona, otre che naturalmente di bambino.

Chiediamo quindi ai nostri alunni di mettere insieme tutte le loro case, realizzando in questo modo un quartiere, un paese, una città, che però non sono costituiti esclusivamente da case.
Mancano alcuni edifici e spazi fondamentali; chiediamo ai bambini quali, e soffermiamoci sui servizi più vicini alla loro esperienza: scuola, parco pubblico, ospedale... Per ognuno di essi definiamo il tipo di servizio offerto e chiediamo ai bambini di raccontare, oralmente o con semplici frsi scritte, le loro esperienze.



Altri viaggi, altre città

Dal blog centostorie una breve recensione e un'animazione del libro http://www.centostorie.it/public/wordpress/?p=4101#more-4101



SCHAMP T., Otto va in città, Timpetill





Una storia in 5 minuti per bambini che vogliono cominciare a leggere da soli.


Come incomincia.

“C’è, al mondo, una città che nessuno conosce, ma io ci sono stato!
Adesso ti spiego come ci si arriva: si prende una strada che sembra in salita e in vece è in discesa, e prima o poi si va a sbattere contro un muro di spaghetti alto fino al cielo.
Siccome non c’è porta, chi vuole passare deve farci un buco con la bocca, mangiando e mangiando.
Una volta dall’altra parte ecco la città, con torri di torrone, case di panettone, fontane di cioccolata, di vino e di aranciata.”

LAZZARATO F., La città che nessuno conosce, Emme Ed.






 


"La mia città è verde, come i suoi parchi… è rossa, come i suoi semafori… è nera, come lo smog che ci rende tutti neri uguali…" Il libro trae spunto dalle idee e dai suggerimenti espressi dai bambini sul tema della vita in città nell’ambito del progetto Metiss'age Junior Street Festival, tenutosi in tre capitali europee (Londra, Parigi e Roma) per sensibilizzare i più piccoli sui temi dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile e della multiculturalità. Il progetto per Roma, coordinato da Explora - il Museo dei Bambini, si è avvalso della direzione artistica di Mook, esperti di arte, workshop e riciclo.

Come incomincia:

“La mia città è verde
come i suoi parchi
a me il  verde non basta mai

la mia città è rossa
come i suoi semafori
sempre rossi
STOP!

La mia città è nera
come l’asfalto
e anche noi che siamo tutti diversi
diventiamo tutti neri uguali”

MOOK, La mia città è, Edizioni Corsare

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