Guizzino è
l'unico pesciolino nero in mezzo ad un banco di pesci rossi. Un giorno un
grosso pesce famelico divora tutti, tranne Guizzino, che riesce a scappare. Dopo i primi momenti di paura, ricomincia a vagare per i mari scoprendo la bellezza dei fondali marini e dei
suoi abitanti. Incontra così un altro banco di pesci rossi, che vive
nascosto tra gli scogli per paura dei grossi pesci. Li convince a tornare a vivere senza paura e tutti insieme sfidano l'ira e il terrore dei pesci
più grossi riconquistando la libertà.
Come incomincia:
“In un angolo lontano del
mare, viveva una famiglia di pesciolini rossi. Solo uno era nero come una
cozza. Nuotava più veloce degli altri. Si chiamava Guizzino.
Un brutto giorno un grosso
tonno, feroce e molto affamato apparve tra le onde. In un solo boccone ingoiò
tutti i pesciolini rossi. Solo Guizzino riuscì a fuggire.
Nuotò lontano. Era spaventato.
Si sentì solo e molto triste.
Ma il mare era pieno di
sorprese e a poco a poco, nuotando tra una meraviglia e l’altra, Guizzino tornò
a essere felice. Vide una medusa piena dei colori dell’arcobaleno.
LIONNI
L., Guizzino, Babalibri
Chiediamo
in seguito ai bambini di scrivere sul quaderno
Noteranno subito come anche l’aggettivo GRANDE inizi
con la consonante G.
Di
seguito alcuni libri adatti a stimolare riflessioni, conversazioni, attività:
Come incomincia:
-Torna di corsa sotto le coperte, non vedi che fuori è tutto buio? I bimbi piccoli come te dormono nei loro bei lettini…- rispose una voce piena di sbadiglia.
A malapena lui riusciva a scendere dal letto senza rischiare un’ammaccatura, ma sempre lui era capace di salire su una sedia e dondolarsi beato.”
STOPPA
A., Da grande, Margherita
Edizioni
FERRI A., Gino, piccolo grande girino, Nord - Sud
Un giorno, un piccolo elefante, che aveva perso i genitori, seguì il leone fino al suo palazzo, ma lui non lo lasciò entrare. –Vattene!- gli disse. –Sparisci, nanerottolo grigio! Lasciami in pace, pulce!
L’aveva detto più perché era nervoso che per cattiveria.
Quando il leone andò a dormire, il piccolo elefante restò davanti alla porta del palazzo e si addormentò senza dire niente, senza nemmeno piangere, perché era coraggioso.
E poi non aveva nient’altro da fare, e, soprattutto, non aveva nessuno al mondo.”
SOLOTAREFF
G., Tu grande e io piccolo, Babalibri
Come incomincia:
"Ruggero, un cucciolo di alligatore, va all'asilo, ma non gli piace giocare con gli altri animali.
-Io sono un duro!- ripete spesso. -Non voglio giocare con degli smidollati!
Proposte
per la didattica: lingua italiana
La
consonante G (dura)
Guizzino
è forse l’albo più potente (almeno da un punto di vista iconografico) per
trasmettere il concetto “l’unione fa la
forza”. Non c’è immagine migliore del grosso pesce formato da piccoli pesci
rossi, con Guizzino, nero, a fare l’occhio, che insegue il temibile tonno e lo
fa fuggire per mostrare ai bambini quanto INSIEME si sia più forti che da soli.
Proponiamo
quindi ai nostri alunni di realizzare questa immagine–simbolo con la tecnica
utilizzata da Lionni su un grande poster.
TANTI PICCOLI PESCI FORMANO UN UNICO GRANDE PESCE
Grande/piccolo
Sono
molteplici le attività che si possono svolgere riguardo questi due contrari: conversazioni e produzioni (Quando ero piccolo... Ora che sono grande..., confronto tra gli opposti, oggetti e anmali grandi e piccoli...)
Un
bambino, il protagonista, grande o piccolo a seconda di quel che ormai sa già fare o ancora non sa fare, e soprattutto a seconda di quel che dicono mamma
e papà: -Ormai sei grande! oppure –Sei ancora troppo piccolo!
“A malapena lui riusciva a
sfiorare con la punta dei capelli il tavolo della cucina, ma sempre lui era di
gran lunga più grande del suo gatto di stoffa.
-Mamma, mamma, voglio
alzarmi e andare a giocare! Basta fare nanna! Basta fare nanna!- strillò lui.-Torna di corsa sotto le coperte, non vedi che fuori è tutto buio? I bimbi piccoli come te dormono nei loro bei lettini…- rispose una voce piena di sbadiglia.
A malapena lui riusciva a scendere dal letto senza rischiare un’ammaccatura, ma sempre lui era capace di salire su una sedia e dondolarsi beato.”
STOPPA
A., Grande o piccolo?, La Margherita
Gli
adulti, pur molto diversi fuori (certo non può mancare il papà Leone e nemmeno
il babbo Gufo e c'è pure lui... il papi Pavone) e molto uguali dentro, hanno un
solo desiderio, una sola aspettativa, una sola speranza: che il loro piccolo,
da grande, diventi uguale a loro, pensi proprio come loro, viva come loro. E i
figli? I figli con la testa fanno sì, ma in cuor loro la pensano davvero così?
Come incomincia:
"Piove, il vento starnuta. Gli alberi perdono le foglie, gocce di seta colorano l'asfalto. I portoni dei condomini si chiudono a riccio, le case si accendono come lucciole, nelle stanze le parole cinguettano, le domande serpeggiano, le risposte svolazzano. Hanno suoni e colori diverse: serie e buffe, solenni e matte, marroni e gialle, ocra e rosse.
Piove fuori, dentro...
Papà Leone, pieno il pancione, tuona:
-Cucciolotto tu sei uguale a me,
della savana un dì sarai re,
tu sei il primo nell'affondo,
zebre e gnu come secondo,
scorda la dieta, nessuna pietà,
mangia tanto e a sazietà,
alza le mani su tutti quanti,
non trattarli mai coi guanti,
a nulla serve avere amici,
soli e temuti si è più felici.
Io lo so che mi hai capito,
ora attendo il tuo ruggito!"
Come incomincia:
"Piove, il vento starnuta. Gli alberi perdono le foglie, gocce di seta colorano l'asfalto. I portoni dei condomini si chiudono a riccio, le case si accendono come lucciole, nelle stanze le parole cinguettano, le domande serpeggiano, le risposte svolazzano. Hanno suoni e colori diverse: serie e buffe, solenni e matte, marroni e gialle, ocra e rosse.
Piove fuori, dentro...
Papà Leone, pieno il pancione, tuona:
-Cucciolotto tu sei uguale a me,
della savana un dì sarai re,
tu sei il primo nell'affondo,
zebre e gnu come secondo,
scorda la dieta, nessuna pietà,
mangia tanto e a sazietà,
alza le mani su tutti quanti,
non trattarli mai coi guanti,
a nulla serve avere amici,
soli e temuti si è più felici.
Io lo so che mi hai capito,
ora attendo il tuo ruggito!"
Gino è nato in uno stagno, in compagnia di
tanti girini come lui. Nuota, gioca e... cresce. Quando però la sua codina si
accorcia e gli spuntano le zampe, si spaventa. Mamma rana tenta di
rassicurarlo, ma lui non vuole saperne di diventare grande e non sa che farsene
delle zampe che gli stanno crescendo. Sarà l'incontro con un serpente bugiardo
a fargli cambiare idea.
Un piccolo elefante, solo
al mondo, e il re degli animali, il leone: un’amicizia non sempre facile, con l’elefante
che pian piano cresce, fino a diventare molto più grande del leone. Sarà
possibile per i due rimanere amici?
Come incomincia:
“C’era una volta un
piccolo elefante.
E poi c’era il re degli
animali. Non era un re particolarmente piccolo, ma nemmeno troppo grande.Un giorno, un piccolo elefante, che aveva perso i genitori, seguì il leone fino al suo palazzo, ma lui non lo lasciò entrare. –Vattene!- gli disse. –Sparisci, nanerottolo grigio! Lasciami in pace, pulce!
L’aveva detto più perché era nervoso che per cattiveria.
Quando il leone andò a dormire, il piccolo elefante restò davanti alla porta del palazzo e si addormentò senza dire niente, senza nemmeno piangere, perché era coraggioso.
E poi non aveva nient’altro da fare, e, soprattutto, non aveva nessuno al mondo.”
Come incomincia:
"Ruggero, un cucciolo di alligatore, va all'asilo, ma non gli piace giocare con gli altri animali.
-Io sono un duro!- ripete spesso. -Non voglio giocare con degli smidollati!
Quando la maestra legge una favola ad alta voce Ruggero decide di fare un gran baccano, solo per il gusto di disturbare gli altri! Così prende il tamburo e...BOOM BOOM BOOM!
Questa mattina, durante l'ora di disegno, corre voce che domani arriverà un nuovo compagno di giochi, un leone di nome Alex.
-Un leone! Finalmente un animale forte e coraggioso come me!- esclama Ruggero trionfante.
-Sono sicuro che diventeremo ottimi amici!"
LABARONNE C., Il piccolo grande ruggito, La Margherita Edizioni
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