Oggi comincio con un grazie.
Grazie all'unione di creatività e ingegno di Giovanna Zoboli e Vittoria Negro, il cui post, pubblicato pochi giorni fa su http://topipittori.blogspot.it/2013/05/i-libri-e-la-politica.html mi ha offerto lo spunto per il lavoro odierno.
Grazie all'unione di creatività e ingegno di Giovanna Zoboli e Vittoria Negro, il cui post, pubblicato pochi giorni fa su http://topipittori.blogspot.it/2013/05/i-libri-e-la-politica.html mi ha offerto lo spunto per il lavoro odierno.
F come finestra, dunque: perché
mi sembra davvero stimolante e bello proporre ai bambini la lettura dell’albo
Riflettiamo, disegniamo e scriviamo quindi con i bambini sui quaderni, su cartelloni, su libri realizzati insieme:
- Cosa vediamo dalla finestra?
- Cosa vedi dalla finestra di casa tua?
- Cosa NON vedi dalla finestra?
- Cosa ti piacerebbe vedere dalla finestra?
- Cosa vorremmo (tutti insieme, in un noi divenuto classe) vedere dalle nostre finestre?
"Fare politica con i libri, con la letteratura, illustrata e non,
forse, allora, significa solo questo: leggere i libri, rifletterci su e
utilizzarli per il modo che hanno diverso di dire e guardare, in contesti in
cui della realtà si parla poco e alla quale si guarda ancor meno. Senza ridurre
la politica a una rosa di temi ripetitivi e riconoscibili, ma considerandola in
tutta la sua estensione, di cosa che riguarda la vita di tutti, collettiva e
individuale."
E se davvero è così, sono felice di
fare politica a scuola…
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