mercoledì 1 maggio 2013

O come Orco...



Come tutti gli orchi, anche l’Orco adora i bambini, soprattutto quelli golosi di dolciumi. Se invece preferiscono mangiare cereali, yogurt, zucchine o melanzane, gli causano dei terribili disturbi, tanto da farlo addirittura finire d’urgenza in ospedale o vomitare tutta la notte. E allora, bambini, attenti a quello che mangiate, perché l’Orco è vivo, vegeto e…affamato!


Come incomincia:


“C’era una volta un Orco brutto e cattivo. Non si lavava mai e quindi era sporco e puzzolente. Aveva molti difetti e nessun pregio.
Come tutti gli orchi famosi mangiava i bambini.
L’Orco aveva delle preferenze: gli piacevano solo i bambini golosi, golosi di zucchero, caramelle, patatine, bibite gassate, eccetera eccetera.”
 
 
GILBERTI F., L’Orco che mangiava i bambini, Corraini Edizioni 2012

 

Proposte didattiche: lingua italiana


La vocale O

 
Una particolarità del libro proposto è l’illustrazione in bianco e nero, che ben si presta ad essere riprodotta dai bambini per mezzo di un pennarello a punta sottile.
Chiediamo quindi agli alunni di disegnare l’Orco il più possibile simile al protagonista della storia. Poniamo particolare attenzione agli occhi, enormi e accostati: due O con una piccolissima pupilla al centro.
Scriviamo in seguito alla lavagna la frase

 

L’ORCO E’ UN ORRIBILE MOSTRO

 

e chiediamo ai bambini di evidenziare, ripassandole con un colore diverso, le O.

Riflettiamo su una particolarità della parola ORCO: la vocale O è sia iniziale che finale. Chissà se qualche bambino saprà trovare altre parole simili: ORSO, ORTO, ORRENDO, ORNITORINCO, ORITTEROTOPO…

Il menu dell’Orco

La storia termina con due pagine da completare, dal titolo

 
IL MENU DELL’ORCO INVENTALO TU…


IL TUO MENU INVENTALO TU…

 

Proponiamo ai bambini di realizzare insieme un cartellone, su cui avremo disegnato un enorme Orco: all’interno della pancia, incolliamo tante tessere bianche su cui scriveremo, in stampato maiuscolo e con un pennarello nero, tutto ciò di cui può essere goloso il nostro Orco. Accettiamo ogni proposta dei bambini, aiutandoli però a riflettere sul fatto che all’Orco piacciono solo i bimbi golosi.

Chiediamo in seguito ai bambini di disegnare (o di provare a scrivere) sul proprio quaderno, sotto la scritta


IL MIO MENU


i cibi preferiti.


L’Orco goloso di O

Sempre a proposito del menu dell’Orco, diversifichiamo la proposta: questa volta chiediamo ai bambini di disegnare, scrivere o dettare all’insegnante solo cose, persone o animali che inizino con la vocale O. Operiamo già una prima divisione in sottoinsiemi: in questo modo cominciamo a porre le prime basi per la classificazione dei nomi comuni. Possiamo disegnare tre sagome identiche di Orco e inserire nella pancia del primo cose, in quella del secondo animali, nell’ultima persone.

 
I contrari

È possibile un’ulteriore riflessione grammaticale, a partire dai contenuti del testo.

La storia inizia così:

“C’era una volta un Orco brutto e cattivo. Non si lavava mai e quindi era sporco e puzzolente. Aveva molti difetti e nessun pregio.”
Dopo aver riflettuto con i bambini su cosa siano pregi e difetti (qualità positive e negative), scriviamo alla lavagna i difetti dell’Orco, che è

BRUTTO

CATTIVO

SPORCO

PUZZOLENTE

 
Chiediamo in seguito ai bambini di trovare invece i CONTRARI di questi difetti, i pregi, e scriviamoli accanto ai precedenti.
Abituiamo i bambini, fin d’ora, al pensiero critico: è vero che abbiamo definito l’essere BELLO un pregio, ma osserviamo che anche chi è BRUTTO può possedere grandi qualità. A questo proposito, suggeriamo la lettura del sempreverde Sembra questo, sembra quello, di E. Agostinelli, Salani, che si conclude così:

 

Sembra questo, sembra quello,
sembra brutto, invece è bello,
sembra un cesto, ma è un cappello,
sembra un monte, ma è un cammello
L'importante è di capire
che si può sempre sbagliare
e che spesso non vuol dire
quel che sembra e come appare.
 
Sembra questo sembra quello...


Per continuare a ragionare sui contrari

PITTAU – GERVAIS, I contrari, Il Castoro

RAMADIER – BOURGEAU, Su, giù!, Babalibri

 

Arte e immagine


Proponiamo ai bambini di realizzare, con tempere o colori a dita, gli orchi più orribili che si possano immaginare. Realizziamo un grande cartellone che, se vorremo, potremo in seguito bruciare, per esorcizzare le paure.

 

Educazione alimentare

Il libro proposto rappresenta un ottimo stimolo per riflettere con i bambini sui cibi e sulle loro abitudini alimentari. A questo proposito, segnalo i seguenti titoli:
 

STEIG W., Pietro Pizza, Salani

Pietro non può uscire a giocare perché piove, e il suo papà lo trasforma in un bambino-pizza da impastare e infornare.

 
CORENTIN P., I due golosoni, Babalibri

Un bambino e il suo cane, così golosi da finire in ostaggio di un vecchio bignè zuccherato male.


CALI'- DAVIDDI, La collezione di biscotti, Zoolibri

Ci sono biscotti per alzarsi d'estate e biscotti per il ritorno di qualcuno, biscotti di baci e biscotti di lingue...

 
VAUGELADE A., La storia della caramella, Babalibri

Per togliersi di torno il fratellino, Valentina Maialini gli dà una caramella dicendo di provare a seminarla...

 

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