Che
cosa può fare una formica di fronte ad un esercito che avanza picchiando gli
stivali per terra a ritmo di marcia?
Nulla,
a meno che non si chiami Ina e non sappia maneggiare le lettere
dell’alfabeto.
“ C’era una volta
una formica che portava nel formicaio le lettere dell’alfabeto. Si chiamava Ina.
Le sue compagne, che portavano briciole di pane,
consideravano Ina un po’ matta e la trattavano male.
A tavola le mettevano nel piatto solo le briciole delle
loro briciole, ma lei non si perdeva d’animo e continuava a raccogliere delle
A, delle m, delle g e così via.
Finché un giorno le pareti del formicaio cominciarono a
tremare, in lontananza si sollevò un polverone nero e le formiche videro una
colonna di soldati che avanzava verso di loro picchiando gli stivali per terra
a ritmo di marcia: tum, tum, tum, tum, tum, tum!”
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